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Orgogliosi, fiduciosi per il futuro dei loro cittadini, grati per le opere realizzate da Poste Italiane. I sindaci d’Italia hanno accolto con favore il Progetto Polis che valorizza i piccoli centri, portando nel cuore pulsante degli Uffici Postali servizi digitali e innovazione. In luoghi dove molto spesso le filiali bancarie stanno chiudendo i battenti e dove non sempre era possibile richiedere documenti, lo “sportello unico” di Poste Italiane rappresenta una svolta epocale.

Le opportunità del digitale

La difficoltà di accesso alla rete Internet, la progressiva riduzione dei servizi, come la presenza di sportelli bancari e di uffici della pubblica amministrazione e le scarse possibilità di lavoro: sono questi gli ambiti in cui il Progetto Polis di Poste Italiane cercherà di agire in maniera più significativa. Un progetto apprezzato anche a Fara in Sabina, piccolo e operoso comune del reatino fra i primissimi interessati dall’iniziativa di Poste: “Polis rappresenta per il comune di cui sono sindaca – sottolinea Roberta Cuneo – un progetto di significativa rilevanza. Apprezziamo il fatto che il nostro Ufficio Postale sia stato rinnovato e, in un certo senso, siamo anche orgogliosi che un così importante progetto sia stato pensato per il nostro territorio. Avremo così la possibilità di garantire servizi sempre più numerosi ed efficienti ai nostri cittadini. Un’iniziativa che, senza dubbio, punta a promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri come Fara in Sabina e in generale nelle aree interne del Paese, facendo leva sulle opportunità offerte dal digitale e dalle nuove tecnologie”. Spostandosi a sud della Capitale, l’impressione positiva non cambia. Monia Di Cosimo, sindaca di San Felice Circeo, in provincia di Latina: “Siamo felici di essere uno dei comuni pilota del progetto Polis. Il nuovo Ufficio Postale, oltre a consentire l’avvicinamento dei cittadini alle Poste, rappresenterà anche un nuovo punto di aggregazione per le persone. La scelta di Poste Italiane ha incontrato subito il nostro favore, e ci siamo complimentati con l’azienda per aver scelto come meta di partenza proprio San Felice Circeo”. Per i comuni piccoli, come appunto quello pontino, è spesso difficile accedere ai servizi della pubblica amministrazione, “basti pensare che, per chiedere un passaporto, è necessario muoversi fino alla città più vicina, che è Terracina”. Per questo il sindaco vede di buon occhio “le sinergie tra enti che operano nel territorio” e che “garantiranno al cittadino maggiori e più vicini punti d’accesso ai servizi pubblici”. Infine “la possibilità di concedere le carte d’identità all’interno degli uffici postali è sicuramente una facilitazione, dal momento che andrà a scaricare in una certa misura il lavoro dell’anagrafe”.

Interpretare i bisogni

Samuele Alghisi, sindaco di Manerbio, in provincia di Brescia, si unisce al coro dei colleghi ottimisti: “Il Progetto Polis è un’iniziativa positiva, poiché, per riuscire ad evitare lo spopolamento dei territori interni, si deve puntare su una maggiore qualità dei servizi offerti alla popolazione. Polis, permettendo agli uffici postali di erogare alcuni servizi tipo della pubblica amministrazione, farà in modo che gli uffici comunali riescano a destinare risorse ad altri progetti, non solo al servizio all’utenza, che rimane comunque fondamentale”. Il sindaco vede di buon occhio anche la ristrutturazione dell’Ufficio Postale, che garantirà “una riqualificazione urbana di un immobile inserito nel contesto urbano”. Alghisi ha sottolineato poi i diversi servizi collaterali che miglioreranno la vita nel comune, come “le colonnine di ricarica, che andranno ad integrare quelle già presenti” e lo spazio di coworking che verrà attivato, visto come “un’importante valore aggiunto, essendoci una forte esigenza di luoghi del genere”. In definitiva, secondo Alghisi, “Poste è riuscita a leggere bene i bisogni dei cittadini”. Per Giacomo Archetti, sindaco di Vignone nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, “il Progetto Polis è una bellissima iniziativa, portata avanti da un’istituzione come Poste Italiane, che non può che essere accolta positivamente. Anche nelle piccole realtà è infatti necessario colmare il divario tecnologico, ed è importante che Poste Italiane dia questo contributo. Non si tratta solo delle aree subalpine, ma anche di altre zone del Paese, come gli Appennini o le isole, dove vi è meno accesso alla tecnologia. Per questo è meritorio il contributo dell’azienda”. Il Progetto Polis, inoltre, andrà ad aiutare anche i piccoli centri nella gestione delle attività quotidiane, grazie all’erogazione di alcuni servizi: “È storica ed endemica – aggiunge Archetti – la mancanza di personale nei piccoli comuni. Attraverso i nuovi Uffici Postali si crea una valida alternativa per i cittadini, che in questo modo avranno accesso ad un maggior numero di servizi. Una maggiore possibilità di accedere ai servizi della pubblica amministrazione non può che essere visto favorevolmente nella nostra realtà”. “In un periodo post-Covid in cui gli istituti di credito ed altre realtà del settore hanno incontrato delle difficoltà – dichiara il sindaco di Brenzone sul Garda, Davide Benedetti – l’opportunità che ci fornisce il Progetto Polis è per noi davvero significativa: avere la possibilità di disporre di un presidio che eroghi servizi rappresenta dunque una grande conquista. Il fatto di essere stati poi scelti tra i primi comuni pilota in Italia e in Veneto, ci rende sicuramente orgogliosi”. La trasformazione dell’ufficio postale a Brenzone sul Garda, in provincia di Verona, consentirà lo sviluppo di attività innovative e saranno tanti i nuovi servizi della pubblica amministrazione a disposizione dei cittadini, tutti implementati attraverso i canali di Poste Italiane.

Nei centri turistici

L’Ufficio Postale di via Braia a Collecchio, in provincia di Parma, è stato scelto come uno dei primi in Emilia-Romagna nell’ambito del Progetto Polis ed è stato quindi interessato da interventi di manutenzione straordinaria per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. “Siamo certamente soddisfatti – sottolinea la sindaca di Collecchio, Maristella Galli – che la sede postale del nostro capoluogo sia al passo con i tempi grazie alla dotazione di uno sportello unico finalizzato, tra le altre attività, a facilitare l’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione”. “Scelti tra i primi per la fase sperimentale di un innovativo progetto di cittadinanza digitale – conclude la sindaca Galli – siamo particolarmente contenti che i nostri cittadini possano beneficiare di una rete di servizi il più possibile funzionale alle loro esigenze, utile anche ad ottenere più ampie e diversificate opportunità di accesso in termini di luoghi, giorni ed orari”. Va aggiunto che il progetto Polis di Poste Italiane vuole favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del “gap” digitale che divide i piccoli centri dalle grandi aree urbane, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi che l’Unione Europea e l’Italia si sono date con il piano Next Generation EU. Spostandosi a occidente, le fanno eco le parole di Mario Conio, sindaco di Taggia, in provincia di Imperia: “Ho accolto con grande soddisfazione l’iniziativa di Poste Italiane di trasformare, grazie al progetto Polis, l’Ufficio Postale di Arma di Taggia, nella zona turistica del comune. Il nostro è un centro che sfiora i 15.000 abitanti, con una forte attrattività turistica, per cui i servizi postali sono assolutamente fondamentali, specialmente nel periodo estivo”. A questi servizi, con il Progetto Polis, si aggiungeranno alcuni tipici delle pubbliche amministrazioni, novità che il sindaco vede di buon occhio, “dal momento che può portare la PA più vicina ai cittadini, evitando grandi spostamenti”. Non stupisce quindi che il primo cittadino stia “aspettando con ansia la fine dei lavori”. In questo periodo, nonostante le ristrutturazioni, sono stati comunque garantiti i servizi postali: “Sul territorio comunale abbiamo tre uffici postali. I due non interessati ai lavori sono rimasti aperti, implementando anche gli orari di apertura e venendo in questo modo incontro a quelle che sono le esigenze dei cittadini”.

Spinta alla socialità

Spingendosi fino a Roseto Capo Spulico, con i suoi 1.900 residenti e la sua incantevole marina sulla costa ionica della Calabria, arriva la conferma di Rosanna Mazzia: “Polis è sicuramente un progetto innovativo, un progetto che va nella direzione delle esigenze manifestate a più livelli e in più occasioni dai piccoli comuni italiani, che hanno la necessità di presidi di servizi e di opportunità per gli abitanti. Lì dove si assiste a uno spopolamento continuo e a un depauperamento dei servizi, Poste Italiane ha deciso di accogliere l’input proveniente da questa parte dell’Italia. Si tratta di un progetto che, oltre a migliorare i servizi per i cittadini, mantiene anche quella caratteristica di socialità che è sempre appartenuta all’Ufficio Postale, da sempre un luogo di incontro della comunità nei piccoli centri”. “Roseto Capo Spulico – aggiunge – è anche un comune turistico e questo potenziamento potrebbe sia fornire ulteriori servizi nei periodi estivi, sia diventare un attrattore durante le altre stagioni, avvicinando coloro che scelgono di tornare nei borghi per viverci e lavorarci, usufruendo anche dei nuovi spazi di coworking”. Da diversi anni Poste Italiane ha avviato un percorso per rafforzare la propria presenza nei piccoli comuni, in particolare in quelli con meno di 5 mila abitanti, con una serie di servizi. L’iniziativa di Polis è molto apprezzata anche da Giuseppe Ferrarello, sindaco di Gangi, comune di circa 6 mila abitanti in provincia di Palermo, interessato dal progetto: “Per noi – ha sottolineato il primo cittadino – il Progetto Polis è davvero importante e fondamentale: grazie a questo, infatti, possiamo implementare le nostre iniziative di riqualificazione urbana e siamo felici che anche il nostro ufficio postale, situato proprio all’interno del nostro centro storico, possa beneficiare di una completa riqualificazione. In più, risolveremo con successo il problema delle barriere architettoniche e realizzeremo assieme a Poste un importante progetto di coworking, con la realizzazione di numerose postazioni di lavoro e di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione”. Partirà dunque con successo anche a Gangi la transizione al digitale, in modo da fornire alla clientela servizi sempre più moderni e dedicati. Un contesto in cui l’ufficio postale avrà un ruolo cruciale, che consentirà a Poste di arrivare in modo capillare su tutto il territorio locale, con indubbi benefici per la popolazione del luogo.

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