Il Progetto Polis “accelera la transizione digitale nel settore pubblico e permette ai cittadini dei comuni più piccoli di fruire dei servizi essenziali”. Così il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo nel suo intervento alla presentazione del Progetto Polis di Poste Italiane. Il ministro ha sottolineato che con Polis “viene data attuazione al PNRR, un’occasione straordinaria per il nostro Paese” e si crea uno “strumento tangibile” per “abbracciare” le comunità e “accorciare la distanza tra cittadini e pubblica amministrazione”.
Il ruolo cruciale di Poste
“Poste Italiane – ha evidenziato Zangrillo – ha accompagnato le trasformazioni del nostro Paese, la storia di Poste è legata a doppio filo a quella dell’Italia unita, una storia che si intreccia con momenti, vicende e accadimenti connessi a diverse generazioni. Attraverso i portalettere, il telegrafo fino ad arrivare agli strumenti odierni siamo riusciti a comunicare non solo all’interno del Paese ma anche Oltreoceano. Poste – ha proseguito il ministro – ha da sempre svolto un ruolo di crescita cruciale per connettere l’Italia dai piccoli comuni ai grandi centri urbani, dai centri montani alle isole”. E, ha aggiunto Zangrillo, è nell’interesse economico generale che si sostanzia l’azione di Poste “con una serie di servizi utili ai cittadini, alle imprese alla pubblica amministrazione”.
Rapporti diretti
In questo percorso di continui mutamenti, ha aggiunto Zangrillo, “Poste è sempre rimasta un punto di riferimento per tutti gli utenti rappresentando con i suoi uffici una realtà con cui cittadini e imprese instaurano rapporti diretti”. Questo è avvenuto anche durante l’emergenza pandemica, “nell’ottica di favorire la coesione sociale”. Ed è “con questo spirito – ha proseguito – che Poste Italiane ha saputo coniugare tradizione e innovazione” confermandosi una azienda “vicina alle istituzioni e vicina agli utenti”. Il Progetto Polis rimanda “alle libere città della Grecia antica – ha osservato il ministro della PA – dove i cittadini partecipavano alla vita pubblica attraverso meccanismi di carattere democratico. Platone osservava che una Polis nasce perché ciascuno di noi non basta a sé stesso. Ed è questo l’aspetto più nobile del Progetto Polis di Poste Italiane”.
L’accento sulla formazione
Zangrillo ha poi posto l’accento sul tema della formazione che insieme a competenza e al merito rappresenta l’architrave di una vera trasformazione. “Per innescare una vera e propria innovazione culturale non possiamo solo pensare di dotare gli utenti di strumenti digitali adeguati ma anche che cittadini e imprese li sappiano usare e padroneggiare. Una trasformazione sarà compiuta con la riduzione del divario digitale ma anche del divario sociale”. La sfida, ha concluso, è trasformare realmente la Polis “in un luogo dove tutti possano trovare risposta ai propri bisogni e alle proprie aspettative”.
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