Poste Italiane è da sempre sinonimo di capillarità: gli Uffici Postali sono ovunque e i portalettere riescono a consegnare la corrispondenza anche nei posti più impervi o difficili da raggiungere. In qualche caso, poi, c’è la possibilità di lavorare immersi in uno scenario da sogno, come nel caso dell’ufficio postale di Livigno, in provincia di Sondrio, al confine con la Svizzera, che si può “fregiare” del titolo di più alto d’Italia.
Una zona che Poste connette al resto d’Italia
A 2.069 metri di altezza, come spiega il servizio del TG Poste, c’è la frazione di Trepalle, 700 abitanti, uno dei borghi più alti d’Europa: è qui che dal 2003 lavora Doris, professione portalettere. “Consegno posta, pacchi, raccomandate e tutto quello che serve – dice ai microfoni del TG Poste – A me questo lavoro è sempre piaciuto, mi piace il contatto con la gente”. A bordo della sua 4×4 raggiunge ogni baita per consegnare la posta in un periodo nel quale il volume dei pacchi spediti è aumentato.
Il servizio alla comunità
Un impegno, quello di Poste, che permette anche ai piccoli borghi di restare connessi con il resto del Paese, come sottolinea anche il parroco don Giuseppe: “Se pensiamo a come era in passato Trepalle, non c’erano tutti i servizi che ci sono oggi. Adesso è una comunità molto bella”.
Poste: i numeri in Lombardia
Il riferimento di lavoro per Doris è appunto l’ufficio postale di Livigno, l’ufficio più ad alta quota della Penisola. Anche per questa capillarità, oltreché per i suoi mezzi, servizi e persone, Poste Italiane si conferma leader del mercato. La sola Lombardia conta 4.200 portalettere e 230 centri di distribuzione che servono 1.506 comuni e 10 milioni di abitanti.
Qui sopra, il servizio del TG Poste