Massimo Ranieri è tra i superospiti del Festival di Sanremo condotto da Amadeus e Gianni Morandi. Un anno fa l’artista napoletano portò sul palco dell’Ariston il brano “Lettera di là dal mare” con testo e musica di Fabio Ilacqua, dedicata al tema dell’emigrazione. “Quando Fabio Ilacqua mi ha proposto ‘Lettera di là dal mare’ ho provato la stessa emozione avuta con ‘Perdere l’amore’ e quindi ho detto…. ecco è questa..!”. Lettera di là dal mare tratta il tema dell’emigrazione in modo molto nobile e umano e soprattutto molto vero. È la storia di un emigrante italiano che ha affrontato un viaggio terribile, faticosissimo per inseguire il sogno americano… che poi tanto sogno non è stato!”. Il brano è contenuto nell’album “Tutti i sogni ancora in volo” prodotto da Gino Vannelli e contenente dieci brani inediti scritti dai migliori autori e cantautori italiani per la voce di Massimo Ranieri, l’artista che ha legato il suo nome a Sanremo soprattutto con il successo di “Perdere l’amore” nel 1988, canzone scritta da Marcello Morrocchi e Giampiero Artegiani ed entrata nella storia della musica leggera italiana.
Di seguito il testo della “Lettera di là dal mare” cantata da Ranieri un anno fa al Festival di Sanremo.
La notte non finisce mai
L’America lontana
Di là dal mare
Dove piove fortuna, dov’è libertà
E l’acqua è più pura di un canto
Mmh, mmh-mmh, mmh-mmh-mmh-mmh
Mmh, mmh-mmh, mmh-mmh-mmh-mmh
Ed è silenzio tra due sponde
La terra un sogno altrove
Ma in un punto del viaggio la pioggia cadrà
Su ogni paura ed oltraggio
Amore vedi così buio è
Questo mare
Troppo grande per
Non tremare
E poi si sta
Col fiato a metà
E tutti tacciono
E tanti pregano
Se il Signore vorrà
E il passo perde il tempo
E niente sembra vero
Mai nessun temporale lavare potrà
Le nostre ferite dal sale
Amore vedi così buio è
Questo mare
Troppo grande per
Non tremare
Quasi giorno ormai
Poi il tempo si ferma
Qualcuno grida terra, terra, terra
Amore vedi così buio è
Questo mare
È ferita che non scompare
Dove va
Il tempo chissà
E gli occhi tacciono
Ma a notte sognano
Il motore che va