“Grazie dei fiori”, cantava Nilla Pizzi alla prima edizione del Festival di Sanremo. Era il 1951, la conduzione era affidata a Nunzio Filogamo e la manifestazione canora, che si svolse al casinò, venne trasmessa per radio da Rai Rete Rossa. I quotidiani dell’epoca, nell’Italia che si rialzava dalla guerra, dedicarono poche righe all’evento nelle pagine di cronaca e si narra che, in occasione della seconda serata, fu necessario trovare persone interessate a occupare alcuni dei tavolini rimasti vuoti nonostante il prezzo non eccessivo del biglietto d’ingresso: 500 lire. A vincere, con un brano rimasto il simbolo del Festival, fu proprio quella giovane donna bolognese, la cui sagoma è stata impressa per sempre nel francobollo del 2020 dedicato alla 70esima edizione della kermesse canora.
Ritratti di successo
Nilla Pizzi, a cui Poste Italiane dedicò un altro francobollo il 16 aprile 2019 a cent’anni dalla nascita, succede alla doppia emissione del 10 febbraio 2018 legata ad altri due icone della musica italiana: Mia Martini e Domenico Modugno. Le vignette – le prime della serie “Le Eccellenze italiane dello spettacolo” – ne raffigurano i ritratti, delimitati dal particolare di un disco in vinile; gli annulli del primo giorno furono impiegati oltre che nelle città natali dei due artisti, rispettivamente Bagnara Calabra e Polignano a Mare, proprio a Sanremo nei giorni del 68° Festival, vinto da Ermal Meta e Fabrizio Moro. Mia Martini e Domenico Modugno sono tra i cantanti che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia sanremese: “Mimì” vinse tre volte il premio della critica, che dal 1996 porta il suo nome, e sfiorò il successo nel ’92 con “Gli uomini non cambiano”, il papà di “Volare”, quattro volte vincitore, partì dal Festival alla conquista degli Stati Uniti. A lui, più precisamente a “Nel blu dipinto di blu”, è dedicata un’altra emissione (25 febbraio 2008) che ritrae un uomo in volo sulla Riviera dei Fiori, riferimento esplicito al cantautore e al suo più grande successo di 50 anni prima. L’anno successivo ad essere celebrati a Sanremo furono i 50 anni di “Tintarella di Luna”, successo di Mina, curiosamente portato a “Canzonissima” e non a Sanremo. Nella produzione filatelica figura anche un omaggio a un artista che, nel bene e nel male, ha segnato la storia del Festival: su un francobollo del 2017 è ritratta un’espressione intensa di Luigi Tenco, che a Sanremo si tolse la vita nel 1967 dopo aver cantato con Dalida “Ciao amore ciao”, canzone esclusa dalla finale ma poi diventata immortale.