Sei volte in gara al Festival di Sanremo – la prima nel 1995 con “Destinazione Paradiso”, l’ultima nel 2015 con “Sogni infranti” – e neanche un podio: il “poeta maledetto” Gianluca Grignani è tornato sul palco del Festival di Sanremo per la settima volta con il brano “Quando ti manca il fiato”, un affresco del tormentato rapporto con il padre. Un brano che però parla anche dell’esperienza del cantautore come genitore e che, secondo gli addetti ai lavori, è tra i favoriti finali per la conquista del premio della critica. In questa struggente lettera, Gianluca sembra voler far pace con il passato, recuperando gli errori: “Ciao papà o addio papà, io ti perdono”. Non una ballata, ma un blues, ci ha tenuto a specificare il cantante, perché “il blues non ha una morale, è una canzone che non dà risposte, è un modo di reagire, una bolla sensoriale”.
Grignani e la telefonata con il padre
In una recente intervista, Grignani ha raccontato di non vedere il padre da 15 anni e di aver costruito il brano su un dialogo, vero, avuto con il padre una decina di anni fa: “Quando ti manca il fiato parla di questa telefonata in cui mio padre mi chiese se sarei andato al suo funerale. Ma poi racconto di me stesso anche come padre. Infatti, se oggi riesco a cantarla è proprio perché sono diventato genitore a mia volta. Ma, più in generale, il testo parla di tutte quelle volte che ti manca il fiato perché la vita ti chiede il conto”.
Ecco il testo della canzone di Grignani “Quando ti manca il fiato”
Mio padre tornava la sera
Ed era forte quando era in vena
Questo lo ricordo bene
Sì questo lo ricordo bene
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Vivevamo ancora insieme
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(Mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Sì ci ho pensato su
Ciao papà o addio papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Tu accettala la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Perché chi ha troppa libertà
Non ha parole,
Quando fa male ma male davvero
Sono coltelli che cadon dal cielo
Fan sanguinare anche l’uomo più duro
Anche se son cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà o addio papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
E chi sa la verità
Mi dica perché faccio fatica a staccare le dita
Oh oh
A smettere di suonare
Quando la musica è finita
È questo che devo imparare… da te
Forse non volevi o me lo hai insegnato?
Non fare accordi con i ricordi
Quando ti manca il fiato
Qui sopra, l’esibizione di Gianluca Grignani sul palco di Sanremo.