Lucio Dalla, in estate, amava rifugiarsi nella sua villa alle Isole Tremiti, luogo al quale era molto legato e che considerava la sua seconda casa, dove i portalettere arrivano via mare con il gommone. Il cantante e musicista bolognese amava in modo viscerale la Puglia. La madre, una sarta di origini pugliesi, ogni estate portava il piccolo Lucio a Manfredonia e da quel momento nella vita dell’eclettico cantautore la Puglia, con la sua bellezza, il suo mare cristallino, i suoi profumi, il suo cibo e la sua gente, fu sempre un punto fermo. La Puglia era il suo rifugio, il suo porto sicuro, la sua casa. Durante i suoi soggiorni nelle Isole Tremiti, in quella terra selvaggia tra il mare azzurro e il canto dei gabbiani, tra leggende e storie di serene e pescatori, il cantautore italiano scrisse tre delle canzoni più belle del suo repertorio.
Per il Festival
La prima canzone che Dalla scrisse alle Isole Tremiti è forse una delle più conosciute e apprezzate, stiamo parlando di “4 marzo 1943“. Con questa meravigliosa canzone partecipò al Festival di Sanremo 1971 classificandosi terzo. L’anno successivo partecipò nuovamente al Festival della canzone più seguito e amato dagli italiani con un brano che ebbe moltissimo successo, “Piazza Grande”, una canzone dedicata ai senzatetto. Infine, l’ultima nata del meraviglioso terzetto è una canzone molto particolare e intima, alla quale Dalla era molto legato: “Com’è profondo il mare”.