Poste Italiane si prepara a rivoluzionare le operazioni di recapito grazie agli oltre 30 mila palmari che verranno messi a disposizione dei portalettere per le loro attività quotidiane. In un servizio del Tg Poste è Agata, portalettere di Mestre, a spiegare come funzionano questi nuovi smartphone abilitati al recapito.
L’uso dei palmari
Il processo inizia nel centro di distribuzione, dove si acquisiscono i dati della corrispondenza e si inseriscono nel sistema, tramite degli appositi scanner. Da qui, spiega la portalettere, “si può caricare il prodotto sul palmare”; palmare che, peraltro, “permette di ritirare raccomandate e pacchi a domicilio, effettuare ricariche telefoniche e Postepay o pagare dei bollettini”. Nel servizio si vede poi la consegna di un pacco al portiere di uno stabile, “giustificata” attraverso l’uso del palmare. Tra le altre attività riprese vi è poi il rilascio di un avviso di giacenza, il ritiro di un pacco presso un tabaccaio e una consegna sull’uscio di un acquisto, il tutto accompagnato dall’uso del palmare per poter avere sempre traccia della corrispondenza.
Le altre funzionalità dei palmari
Nel corso del servizio viene anche mostrato un pagamento per la consegna di una patente, in contanti. “Il palmare però – spiega sempre Agata – è abilitato direttamente a ricevere pagamenti tramite Pos”. La giornata si conclude poi con la stampa del bilancino, “dove è presente il riepilogo della giornata, con i prodotti consegnati, quelli avvisati e l’incasso. Tutto queste viene poi conservato agli atti”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste