La sicurezza è un tema chiave per Poste Italiane, che ha lanciato di recente una campagna antifrode a tutela dei cittadini. Truffe informatiche e inganni ai danni dei clienti, soprattutto dei più anziani e di chi ha meno dimestichezza con i mezzi informatici, sono ancora all’ordine del giorno ed è per questo che l’azienda mantiene la guardia alta su questo tema. A volte, sono gli impiegati stessi a sventare le truffe, come è capitato a Lara, impiegata nell’ufficio postale di Noale, in provincia di Venezia, che ha evitato una truffa ai danni di un correntista.
L’episodio incriminato
“Un nostro cliente – racconta al TG Poste – è stato contattato attraverso un messaggio che lo invitava a cliccare su un link, adducendo problemi al conto Bancoposta. Ha cliccato ed è stato subito contattato da una persona che si spacciava per operatore del centro antitruffa di Torino, con tanto di numero di matricola. Questa ha invitato il cliente a fare determinate operazioni che sarebbero servite a suo dire per sbloccare un’operatività sul suo conto. Sul momento è stato preso dalla situazione – racconta ancora Lara – poi si è reso conto che poteva esserci qualcosa che non andava e si è rivolto al nostro ufficio postale. Fortunatamente, perché si trattava proprio di un tentativo di truffa”. Così, con l’aiuto dei dipendenti di Poste ha evitato spiacevoli imprevisti.
Consigli antitruffa
Ma come difendersi dalle truffe? Su poste.it ci sono una serie di indicazioni fondamentali, ma intanto ne valga una per tutte: se qualcuno chiede di installare app non ufficiali di Poste Italiane per mettere in sicurezza il conto o la carta, non bisogna mai fidarsi. Poste Italiane e PostePay non fanno mai queste richieste.
Qui sopra, il video del TG Poste.