Video, foto, racconti e ricordi: la seconda vita di Gianni Minà sui social network

La seconda vita di Gianni Minà, scomparso ieri all’età di 84 anni, era sui social network. Più di molti altri decani del nostro giornalismo, Gianni Minà ha saputo interpretare e capire lo spirito pop dei social, mettendolo al servizio della missione originale della sua professione: capire, spiegare, raccontare, diffondere. E quindi condividere. Spenti i riflettori di una tv troppo diversa da quella che aveva contribuito a plasmare, Minà ha reinventato se stesso sui social network, semplicemente rivivendo i suoi incontri, raccontandoli, usando la sua immensa capacità di scrittura, condividendo i video del passato. Diventando dunque la stessa voce che raccontava le Persone da Fidel Castro a Diego Armando Maradona in tv, calata nel mondo virtuale.

Il potere della memoria

Tantissimi i follower dei suoi profili su Facebook, Twitter, di recente anche Instagram. Oltre agli interventi e ai post dello stesso Gianni Minà, hanno un potere immenso le foto che lo ritraggono: accanto al Pibe de Oro, nel celebre scatto con Gabriel Garcia Marquez, Robert De Niro, Sergio Leone e Muhammad Alì, nei siparietti con Massimo Troisi e Pino Daniele, nella foto dove – giovanissimo – si trova insieme ai Beatles. Foto e video che hanno il potere della memoria e tramandano una generazione di fenomeni e un immenso spaccato di storia italiana e internazionale, anche ai più giovani.

I pugni con Alì

In queste ore, sui social si susseguono le condivisioni delle sue interviste più famose. Come quella a Muhammad Alì, che Minà definì “l’incontro più bello”: “Era il più grande di tutti, perché ha rotto un sistema, una cultura – diceva il giornalista – All’inizio di ogni intervista, esordiva sempre con le sue idee di riscatto per il popolo nero e enumerava tutto quello che un nero americano non era riuscito ad avere nella vita”. Nell’intervista realizzata per la Rai il pugile scherza con Minà, fingendo di combatterci.

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Il Che di Fidel

L’amico dei grandi, come veniva definito, girò nel 1976 oltre 16 ore di confronto con Fidel Castro: anche questo filmato è tra i più condivisi oggi sui social, soprattutto per il racconto che il leader cubano fa di Ernesto Che Guevara (Minà e Castro si rincontrarono anni dopo per un altro reportage), dal quale fu tratto anche un libro.

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Napoli nel cuore

In quello che sembra un nuovo anno di grazia calcistica del Napoli (primo in classifica solitario e sfavillante in Europa) e della città di Napoli, non manca lo storico faccia a faccia con Maradona (“La mia verità” era il titolo della collana di video), così come i momenti divertenti insieme a Massimo Troisi, nei quali l’attore e autore del “Postino” confessava di invidiare l’agendina del giornalista, piena di contatti dei più importanti personaggi della terra.

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