Nel 2022 i ricavi del segmento Servizi Finanziari si sono attestati a € 4,9 miliardi, +3,3% su base annua rispetto al livello dell’anno precedente di €4,8 miliardi (+9,7% anno su anno a € 1,2 miliardi nel quarto trimestre del 2022) con un margine di interesse solido e in crescita del 28,6% su base annua (+40,8% anno su anno nel quarto trimestre del 2022), che ha più che compensato le minori entrate previste dalle commissioni di distribuzione dei prodotti di risparmio postale.
I numeri dei servizi finanziari
I ricavi lordi del 2022 (inclusi i ricavi infrasettoriali) sono aumentati del 3,9% su base annua a € 5,8 miliardi (+9,7% anno su anno a € 1,4 miliardi nel quarto trimestre del 2022), a seguito di una dinamica commerciale positiva. Il margine di interesse (NII) in crescita da € 1,5 miliardi del 2021 a € 1,9 miliardi nel 2022, in aumento del 28,6% su base annua (+40,8% anno su anno a € 528 milioni nel quarto trimestre del 2022), principalmente per effetto della dinamica dei tassi di interesse. Le commissioni da distribuzione del risparmio postale sono diminuite nel 2022 dell’8,7% su base annua al livello “floor” di € 1,6 miliardi (-9,3% anno su anno a € 400 milioni nel quarto trimestre del 2022), per effetto di maggiori deflussi netti.
Ebit in aumento
Le commissioni da distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari dell’anno sono state pari a € 213 milioni, in calo del 3,7% su base annua (-15,9% anno su anno a € 27 milioni nel quarto trimestre del 2022), principalmente influenzate dal più alto costo di finanziamento dei partner. Nel 2022 i ricavi da servizi di incasso e pagamento sono diminuiti del 4,2% su base annua a € 763 milioni (+2,0% anno su anno a € 209 milioni nel quarto trimestre del 2022), principalmente a causa dei minori volumi dei tradizionali bollettini di pagamento mitigati da azioni di repricing. Resilienti, nel 2022, le commissioni da risparmio gestito, pari a € 119 milioni (-1,3% su base annua) rispetto a € 120 milioni dell’anno precedente (-10,6% anno su anno a € 29 milioni nel quarto trimestre del 2022), grazie ad una raccolta netta positiva e a commissioni ricorrenti. Le Attività Finanziarie Investite (AFI) hanno raggiunto € 562 miliardi a fine anno (in calo di € 24 miliardi rispetto a dicembre 2021), influenzate da un effetto negativo del valore di mercato degli attivi pari a € 23,6 miliardi. I prodotti di risparmio e investimento hanno registrato flussi netti positivi per € 7,1 miliardi. Le Riserve Tecniche Nette sono diminuite di € 19,2 miliardi, a fronte di un effetto negativo sui valori di mercato, compensate da una raccolta netta di € 7,6 miliardi, mentre i depositi hanno registrato una raccolta netta di € 0,8 miliardi sostenuta da tutte le categorie di prodotto, a conferma di una netta preferenza per la liquidità da parte della clientela. Il Risultato operativo (EBIT) del 2022 risulta in aumento del 18,9% su base annua a € 887 milioni (+16,7% anno su anno a € 239 milioni nel quarto trimestre del 2022).
Gli obiettivi finanziari del 2023
Si stima che i ricavi lordi del segmento Servizi Finanziari raggiungano € 5,9 miliardi rispetto a € 5,76 miliardi del 2022, di cui: Margine di interesse (NII): € 2,2 miliardi vs. € 1,91 miliardi del 2022. Plusvalenze nette: € 0,2 miliardi vs. € 0,33 miliardi del 2022. Commissioni da distribuzione del risparmio postale: € 1,7 miliardi vs. € 1,60 miliardi del 2022. Commissioni da distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari: € 0,7 miliardi vs. € 0,76 miliardi del 2022. Commissioni da risparmio gestito: € 0,2 miliardi vs. € 0,21 miliardi del 2022. Risultato operativo (EBIT): € 0,8 miliardi vs. EBIT del 2022 pari a € 0,89 miliardi.