Risultati in crescita, conti rafforzati e target in crescita per il prossimo anno. Il settimanale QN Economia & Lavoro dedica un articolo alla recente chiusura dell’esercizio di Poste per il 2022, anno che ha visto risultati da record per il Gruppo.
I settori in crescita
L’articolo sottolinea come l’unico segno negativo venga dato dall’e-commerce che, dopo la fine dei lockdown, ha ridotto i suoi numeri, causando una flessione dei ricavi del settore corrispondenza e pacchi dell’1,2%, con un ricavo che si ferma a 3,7 miliardi nell’esercizio 2022, sostanzialmente stabile rispetto al 2017. Ma si tratta dell’unico segmento di business a evidenziare un calo e le cifre presentate dal gruppo, con i risultati di 2022 Group Results and 2023 Guidance, sono indicative di ricavi in crescita in tutti i settori. Quelli totali sono in aumento del 6%, a quota 11,9 miliardi, rispetto a fine 2021. II risultato operativo è pari a 2,29 miliardi, in aumento del 24,1% rispetto al livello dell’anno precedente (1,8 miliardi), ma pari a più del doppio del livello del 2017. L’utile netto si attesta a 1,51 miliardi, in calo del 4,3% su base annua rispetto al 2021, ma pari al doppio del livello del 2017 (0,7 miliardi).
I nuovi target
“Poste Italiane – spiega l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante – ha registrato risultati solidi con un risultato operativo del 2022 a livelli record, più che raddoppiato rispetto al 2017. Tutti i settori hanno contribuito al trend di crescita della redditività operativa sottostante, confermando ancora una volta solide basi per la crescita futura”. Ma quali sono le previsioni per quest’anno? “Guardando al 2023 – analizza l’Ad – ci aspettiamo che le tendenze favorevoli dei business siano superiori rispetto all’effetto dell’inflazione sui costi”. Una previsione positiva che ha spinto il gruppo a volare ancora più in alto.
Le previsioni
“Sulla base della nostra sovra performance – evidenzia Del Fante – stiamo aumentando il dividendo per il 2022 ed il target per il 2023, rispetto ai nostri obiettivi originari, proponendo un dividendo per azione di 65 centesimi di euro sui risultati del 2022, con un aumento del 10% rispetto al livello dello scorso anno, e fissando un obiettivo di dividendo per azione di 71 centesimi di euro sui risultati del 2023, con un aumento del 9% su base annua”. L’ utile netto è previsto a 1,7 miliardi rispetto al livello dell’esercizio 2022 di 1,51 miliardi. “Abbiamo anche lanciato un business di gas e energia – conclude l’Ad – e, in soli quattro mesi, abbiamo già ottenuto oltre 150mila contratti. Supereremo facilmente i 300mila nel 2023”.