Il progetto Polis è entrato nel vivo, con l’attivazione dei servizi dedicati ai comuni con meno di 15 mila abitanti in diversi uffici postali. La notizia ha trovato ampio spazio sui quotidiani locali.
La partenza di Polis
Il progetto Polis, che interesserà 7mila uffici postali, si pone l’obiettivo di creare uno sportello unico della Pubblica amministrazione all’interno delle sedi postali. Il Gazzettino spiega come questo progetto parta nei comuni di “Candelo (Biella), Tolmezzo (Udine), Chiusa (Bolzano), Candiana (Padova) e Alberobello (Bari), con i primi cinque uffici in cui sono operativi i servizi del ministero della Giustizia. Entro la fine di aprile saranno 200 gli uffici postali Polis attivi, numero che salirà a 1.500 alla fine del 2023”.
I nuovi servizi
L’edizione di Udine del Messaggero Veneto, parlando dell’ufficio di Tolmezzo, evidenzia come “i cittadini possono già presentare domanda in Posta per un amministratore di sostegno o per presentare il rendiconto dello stato patrimoniale dell’amministrato. Ciò grazie a una convenzione fra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero della Giustizia e Poste Italiane. A breve, grazie all’accordo con altri Ministeri, si potrà chiedere anche il passaporto o certificati anagrafici, previdenziali o giudiziari, o il codice fiscale per i neonati”. L’edizione di Biella della Stampa sottolinea poi come Polis sia, per Poste, “un modo per semplificare i rapporti con la pubblica amministrazione restando vicino ai cittadini”. L’Alto Adige specifica che “con il nuovo modello di ‘digital office’ Poste stima di generare in 6 anni 380 milioni di euro di true value (tra prospettiva finanziaria e sostenibilità),348 milioni per la riduzione del traffico stradale, 1.061 milioni in termini di Pil e 18.600 nuovi posti di lavoro”.
La presenza delle autorità
Ad ogni inaugurazione erano presenti diverse autorità, tra amministratori locali, dirigenti di Poste e anche membri del governo. Ad Alberobello, per esempio, era presente anche il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il quale, stando a quanto riportato dall’edizione barese del Nuovo Quotidiano di Puglia, ha dichiarato: “Esprimo massima soddisfazione per questo traguardo. Poste Italiane si mette al servizio della comunità per una giustizia di prossimità che con gesti semplici sia più vicina ai cittadini. Siamo di fronte ad un passaggio importante che vede il ministero scendere dalla montagna sacra ed inaccessibile e arrivare sui territori, approfittando delle competenze di un’azienda all’avanguardia”.
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