L’emeroteca biblioteca Tucci, fondata più di cento anni fa a Napoli come sala stampa, è diventata negli anni un vero e proprio tempio del giornalismo partenopeo. Questo luogo storico, famoso in tutta Italia, è anche il simbolo di un legame che lega Poste Italiane al mondo dell’informazione.
La storia dell’Emeroteca biblioteca Tucci
L’emeroteca è nata su iniziativa del sindacato corrispondenti come sala stampa nel 1907: da lì i cronisti scrivevano e telegrafavano i loro pezzi alle redazioni centrali. Negli anni l’emeroteca si è evoluta e, sempre sotto la gestione dei giornalisti, è diventata anche una biblioteca. Ad ospitarla è sempre stata Poste Italiane, dapprima a Palazzo Gravina e poi, dal 1936, nell’attico del Palazzo delle Poste centrali di Napoli. Oltre ai cronisti, questo luogo ospita ancora oggi studiosi, intellettuali e studenti, che si appassionano al giornalismo e alla storia sui documenti originali e grazie a iniziative di formazione.
Il rapporto con le scuole
La biblioteca permette la consultazione gratuita per studenti, studiosi, così come per i semplici cittadini, precisa Stefania De Bonis, responsabile della comunicazione. “La parte più gratificante – aggiunge – è proprio il rapporto con le scuole: abbiamo organizzato una sorta di mattinata di studio nella sala dei convegni, dove è prevista una piccola proiezione e la spiegazione del Palazzo delle Poste e della storia dell’emeroteca, particolare perché creata e gestita dai giornalisti, e che quindi porta uno sguardo diverso su quello che si studia”.
La storia del giornalismo
L’emeroteca offre un patrimonio bibliografico imponente: 300.000 volumi tra libri, comprese rare edizioni, antiche e collezioni di giornali, riviste, annuari, almanacchi italiani e stranieri a partire dal ‘600. Nelle sale sono esposte prime pagine d’epoca, bandi e decreti storici, dipinti, sculture e manifesti futuristi. Si può anche ammirare la telescrivente usata dal generale americano Mark Clark per informare il Presidente Roosevelt dell’ingresso degli alleati a Napoli il 5 ottobre 1943. Si tratta di una dotazione monumentale, dichiarata nel 1997 di notevole interesse storico dal ministero della cultura. L’emeroteca rappresenta quindi un simbolo del legame tra il mondo dell’informazione e la missione di Poste Italiane nel collegare e connettere l’intero paese e favorire la più vasta diffusione delle notizie e della cultura, come dichiarò lo stesso Lugi Fera, ministro delle Poste che inaugurò la sala stampa.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.