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Il francobollo racconta un frammento di storia del Paese in appena 2 centimetri. E niente unisce di più l’Italia che il calcio. Poste Italiane ha appena realizzato un libro che in 79 francobolli racconta la storia dello sport più amato degli italiani. Ma è solo una delle tante iniziative che il settore Filatelia di Poste Italiane sta realizzando per riavvicinare sempre più persone a questa piccola grande arte.

Un pezzo raro

Giovanni Machetti, responsabile Filatelia di Poste Italiane, spiega al TG Poste: “Noi stiamo provando ad avvicinare tutto ciò che alimenta una passione. Lo abbiamo fatto con i fumetti, lo facciamo adesso con questo libro del calcio, che dalla prima emissione del francobollo nel 1934 ne ripercorre la storia fino ad oggi. Ci sono dei pezzi introvabili tanto che il libro è prodotto solo in 300 esemplari. Quindi è un pezzo unico e raro che racchiude tutti i francobolli emessi sul calcio”.

La dedica speciale a Pablito

Il libro è anche l’occasione per onorare la memoria di uno dei nomi che hanno fatto grande il calcio italiano, Paolo Rossi: “Abbiamo preso spunto dal folder che ricorda il francobollo emesso per i 40 anni dalla vittoria del Mondiale del 1982 e abbiamo inserito anche una moneta del valore di 5 euro in argento, coniata dalla Zecca e che ha come caratteristica quella di essere una delle poche in circolazione di forma quadrata. Ha le dimensioni di un francobollo ed è dedicata a colui che di quel Mondiale fu capocannoniere, Paolo Rossi”.

Antico e moderno insieme

Al tempo del digitale, il francobollo riesce ad attirare ancora numerosi appassionati proprio per le storie che racconta. “Il francobollo è molto antico, ma anche molto moderno – prosegue ancora Machetti – perché è lo Stato che decide cosa possa essere rappresentato sul francobollo: storie, persone, valori, paesaggi. Quando si emette un francobollo, si racconta la storia di ciò che viene rappresentato, quindi è un trait d’union perfetto che in 2 centimetri di piccola opera d’arte ripercorre i valori, la storia e le tradizioni del nostro Paese e le tramanda agli altri, dando loro ancora più valore, soprattutto ora che c’è internet”.

Alla ricerca di nuovi settori

Anche per questo Poste Italiane guarda sempre a nuove sfide, come quella di provare ad avvicinare i giovanissimi o anche settori importanti della nostra economia non ancora sufficientemente battuti. Machetti spiega: “Il mondo della filatelia è legato a un collezionismo classico, ma noi abbiamo voluto fare di più per avvicinare anche i giovanissimi, proprio per via della cultura che il francobollo trasmette. Così stiamo provando ad avvicinarli attraverso ciò che è loro più familiare, come i comics. Il Pokemon day, per esempio, ha avuto grande successo, abbiamo fatto una mostra itinerante che ha girato nei nostri dieci spazi filatelici in tutta Italia, ne faremo altre sempre dedicate al mondo dei fumetti”.

Qui sopra, l’intervista del TG Poste