In Italia c’è un’area vasta quanto i territori di Lombardia, Veneto e Piemonte messi assieme totalmente sprovvista di sportelli bancari. Per milioni di italiani – si pensi agli anziani ma non solo – significa dover sopportare pesanti disagi per accedere a servizi necessari alla loro vita quotidiana. E negli ultimi anni il problema si è perfino aggravato. Si tratta di un fenomeno che, da tempo, presenta i tratti dell’allarme sociale. Non sono infatti solo le persone a subire le conseguenze dell’abbandono dei territori da parte delle banche. Anche per molte piccole imprese la chiusura delle filiali rappresenta un problema rilevante. Un problema che si riassume semplicemente con due parole: meno credito. Se ne parla a Roma, l’11 maggio, nel 1° Convegno Nazionale sulla Inclusione Finanziaria della Fondazione proPosta, a via Cristoforo Colombo 590.
Rischio desertificazione
Per capire quanto ormai sia grave il fenomeno bastano alcuni dati, estratti dall’Osservatorio Nazionale First-Cisl relativi alla popolazione senza sportelli bancari e a rischio desertificazione. Oltre 4 milioni di persone in Italia risiedono in comuni privi di sportelli bancari, 276mila in più negli ultimi 12 mesi. La metà è stata privata dello sportello bancario dopo il 2015. 5 milioni e 900 mila persone risiedono in Comuni con un solo sportello bancario, 59mila in più negli ultimi 12 mesi.
Imprese senza sportelli bancari
Oltre 235mila imprese hanno sede in comuni privi di sportelli bancari, 17mila negli ultimi 12 mesi. 375mila imprese operano in Comuni con un solo sportello bancario, 5400 in più negli ultimi 12 mesi. Il 40% dei comuni italiani non ha sportelli bancari sul suo territorio. Il fenomeno di desertificazione è avanzato più rapidamente negli ultimi anni: tra il 2015 e il 2023 il 12% dei comuni è rimasto privo di sportelli, mentre negli ultimi 12 mesi sono 130 i comuni che hanno perso l’ultimo sportello. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente: i comuni con un solo sportello sono il 24% del totale.
Un quarto del territorio nazionale colpito dalla desertificazione bancaria
I comuni italiani senza una banca sono, secondo le rilevazioni di fine 2022 in totale 3.062, con distribuzioni diverse a livello regionale. La “desertificazione bancaria” colpisce soprattutto il Sud e le Isole, dove i cittadini che vivono in territori privi di filiali sono ormai pari al 10,7% del totale. Al Nord la percentuale scende al 6% mentre al Centro è solo del 3,2%. La regione in cui la situazione è più critica è la Campania, dove gli abitanti che non possono contare su uno sportello bancario sono 700mila, pari al 12% della popolazione. In percentuale è la Calabria la regione con più residenti in territori non coperti da filiali: il 28,8%. Seguono il Piemonte (13,8%), l’Abruzzo (12,6%) e la Campania (12,5%). Tra le regioni più piccolo spicca il 37,3% del Molise seguito dal 33,4% della Valle d’Aosta.
Il convegno sull’inclusione finanziaria
La finalità del Convegno della fondazione proPosta è quindi prima di tutto quella di mettere in evidenza le cause e le conseguenze che la desertificazione bancaria comporta per lo sviluppo del Paese e la tenuta del suo tessuto sociale. La fondazione proPosta ha cercato di mettere intorno ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti in questo macrofenomeno, banche e sindacati, associazioni di imprese e dei cittadini, per fare un’analisi dell’impatto socioeconomico dell’esclusione finanziaria che la desertificazione bancaria inevitabilmente comporta per le fasce più deboli della popolazione e per le imprese locali, e cercare di disegnare possibili soluzioni, anche con l’aiuto delle nuove tecnologie.