Il centro di smistamento di Peschiera Borromeo, alle porte di Milano, operativo giorno e notte, è un hub strategico di Poste Italiane. Ogni giorno nel centro viene smistata la posta di sette province lombarde (Milano, Monza, Lodi, Pavia, Cremona, Brescia e Mantova) e una dell’Emilia-Romagna (Piacenza), grazie anche ai macchinari di ultima generazione che vengono utilizzati al suo interno. Inoltre, il centro rappresenta un punto di scambio sia per la corrispondenza nazionale che per quella internazionale.
I numeri del centro di smistamento di Peschiera Borromeo
Il Giorno ha parlato approfonditamente di questo centro in un suo articolo. Si tratta, spiega il quotidiano, di uno stabilimento ad elevata automazione, in grado di lavorare ogni anno 28 milioni di pezzi di posta registrata (raccomandate e assicurate), 430 milioni di pezzi di posta indescritta (lettere, cartoline, prodotti editoriali) e 3,5 milioni di pacchi. Vi sono impiegate, su turni, più di 700 persone, oltre la metà delle quali donne.
Il restyling tecnologico
La struttura negli ultimi quattro anni è stata oggetto di un massiccio intervento di restyling che ne ha rinnovato ambienti e macchinari, nel segno della tecnologia. Oggi il centro è dotato d’impianti che, nel giro di pochi secondi, riescono a leggere l’indirizzo di destinazione e instradare i plichi verso le località di arrivo, assegnando ai portalettere di ciascuna area geografica il materiale da consegnare. Un processo che avviene in maniera del tutto meccanica. E così, i due macchinari Top 200 presenti nel sito hanno una portata operativa di 26mila pezzi all’ora, mentre l’impianto Xms è in grado di lavorare 28mila pezzi all’ora. Alla movimentazione dei prodotti all’interno del grande hub, esteso su una superficie di 30mila metri quadrati, pari a quattro campi da calcio, contribuiscono appositi robot a guida automatica.
I vantaggi dell’automazione
“Il processo d’innovazione che è in corso da alcuni anni e ha permesso di dismettere le vecchie tecnologie – spiega il responsabile del Centro peschierese, Michele Sgobba – è funzionale a un miglioramento della qualità del servizio, con un abbattimento dei tempi e un’ottimizzazione dei percorsi. Vi è inoltre una minimizzazione dei rischi, a beneficio della sicurezza dei lavoratori”. La progressiva automazione, spiega ancora Il Giorno, ha anche l’obiettivo di evitare alcuni sovraccarichi di lavoro in una struttura chiamata a gestire flussi di corrispondenza tra i più importanti. Nel segno della tecnologia anche la sicurezza del sito, il cui sistema di videosorveglianza si avvale di un algoritmo pensato per presidiare il perimetro dello stabilimento e rilevare eventuali intrusioni.