Poste Italiane è stata fra i protagonisti il 4 e 5 maggio scorsi a Firenze dell’evento “The State of the Union”, intitolato quest’anno “Costruire l’Europa in tempi di incertezza”. L’evento, promosso dall’Istituto Universitario Europeo, ha visto oltre 100 relatori fra leader politici, giornalisti, esperti, accademici di oltre 40 nazioni riuniti per riflettere e confrontarsi sulle sfide e le opportunità dell’Europa contemporanea.
La transizione digitale a State of Union
Fra queste la transizione digitale, legata all’inclusione e all’accessibilità dei servizi, a cui Poste Italiane ha dedicato un panel. A questo ha presto parte Vladimiro Ceci, responsabile marketing strategico, il quale ha ripercorso il ruolo fondamentale dell’azienda nella digitalizzazione del Paese: dallo Spid, ai pagamenti fino al progetto Polis.
Il modello omnicanale
“Noi non ci limitiamo a raggiungere i nostri clienti in modo digitale – ha sottolineato Ceci nel corso del suo intervento – Lo facciamo in modo omnicanale, quindi con un modello relazionale. Abbiamo persone nella rete di Poste che sono faccia a faccia con i nostri clienti e forniamo l’opzione digitale come complementare”.
Il potenziale dei clienti
“La tecnologia – prosegue Ceci – ci aiuta a scoprire e svelare il potenziale dei nostri clienti e anche a capire quale sia l’offerta migliore quando approcciamo il cliente. La nostra forza è la rete fisica: viviamo una sorta di apparente contraddizione perché siamo l’azienda più fisica d’Italia, ma allo stesso tempo siamo campioni del digitale ed in questo senso stiamo aiutando il Paese a sviluppare il processo di digitalizzazione”.