“Politiche lungimiranti” per aiutare le famiglie. Le invoca il Papa nel suo discorso agli Stati Generali della Natalità dove è intervenuto dopo la premier Giorgia Meloni. “Certo, esiste la Provvidenza, e milioni di famiglie lo testimoniano con la loro vita e le loro scelte, ma l’eroismo di tanti – avverte Francesco – non può diventare una scusa per tutti”. Da qui il monito alle istituzioni: “Occorrono politiche lungimiranti. Occorre predisporre un terreno fertile per far fiorire una nuova primavera e lasciarci alle spalle questo inverno demografico. E, visto che il terreno è comune, come comuni sono la società e il futuro, è necessario affrontare il problema insieme, senza steccati ideologici e prese di posizione preconcette”.
Cambio di mentalità
“È vero che, anche con il vostro aiuto, parecchio è stato fatto e di questo sono tanto grato, ma ancora non basta. Bisogna cambiare mentalità: la famiglia – ha aggiunto il Pontefice – non è parte del problema, ma della sua soluzione. E allora mi chiedo: c’è qualcuno che sa guardare avanti con il coraggio di scommettere sulle famiglie, sui bambini, sui giovani? Non possiamo accettare che la nostra società smetta di essere generativa e degeneri nella tristezza. Non possiamo accettare passivamente che tanti giovani fatichino a concretizzare il loro sogno familiare e siano costretti ad abbassare l’asticella del desiderio, accontentandosi di surrogati privati e mediocri: fare soldi, puntare alla carriera, viaggiare, custodire gelosamente il tempo libero…”.
L’indice della felicità
“Tutte cose buone e giuste quando rientrano in un progetto generativo, che dona vita attorno a sé e dopo di sé; se invece rimangono solo aspirazioni individuali, inaridiscono nell’egoismo e portano a quella stanchezza interiore che anestetizza i grandi desideri e caratterizza la nostra società come società della stanchezza! Ridiamo fiato – ammonisce Francesco – ai desideri di felicità dei giovani! Ognuno di noi sperimenta qual è l’indice della propria felicità: quando ci sentiamo ripieni di qualcosa che genera speranza e riscalda l’animo, e viene spontaneo farne partecipi gli altri. Al contrario, quando siamo tristi ci difendiamo, ci chiudiamo e percepiamo tutto come una minacci”.
Due facce della stessa medaglia
Natalità e accoglienza, dice il Pontefice, vanno di pari passo: “Ecco, la natalità, così come l’accoglienza, che non vanno mai contrapposte perché sono due facce della stessa medaglia, ci rivelano quanta felicità c’è nella società. Una comunità felice sviluppa naturalmente i desideri di generare e di integrare, mentre una società infelice si riduce a una somma di individui che cercano di difendere a tutti i costi quello che hanno. Dopo aver condiviso queste preoccupazioni che porto nel cuore, vorrei consegnarvi una parola che mi è cara: speranza. La sfida della natalità è questione di speranza. Ma attenzione, la speranza non è, come spesso si pensa, ottimismo, non è un vago sentimento positivo sull’avvenire. Non è illusione o emozione; è una virtù concreta. E ha a che fare con scelte concrete”.
L’amore per le famiglie
“Santità, amiamo le nostre famiglie, amiamo la nostra patria, crediamo nel nostro futuro e faremo fino in fondo la nostra parte”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rivolgendosi a Papa Francesco. “Il governo ha messo figli, mamme e papà al centro della sua azione, è una nostra priorità assoluta per fare in modo che l’Italia abbia un futuro, migliore rispetto a questo presente incerto”.
Liberare le energie
“Liberare le migliori energie delle persone e della comunità nazionale è la nostra scelta per rendere più forte l’Italia. La famiglia è fondamentale in questo disegno, perché non c’è energia più autentica di quella che la famiglia sprigiona”, aggiunge la premier, auspicando una nazione “che metta da parte quella paura e quel sentimento di malinconia che è stato descritto anche in un recente rapporto del Censis. La storia del popolo italiano non è una storia fatta di malinconia, è una storia fatta di grandi imprese, di creatività, di risultati che hanno impressionato il mondo. E quella è l’Italia che noi vogliamo incoraggiare”. “Vincere l’inverno demografico, come ha detto Papa Francesco, significa combattere qualcosa che va contro le nostre famiglie, la nostra patria e il nostro futuro. Santità, noi amiamo le nostre famiglie, amiamo la nostra patria, crediamo nel nostro futuro e faremo la nostra parte”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.