Il nuovo Fraud Prevention Center di Poste Italiane è operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire la sicurezza delle transazioni digitali dei clienti dell’azienda. Raffaele Panico, responsabile del centro, ha raccontato al TG Poste come lavorano i 100 esperti che compongono la squadra.
L’importanza della tecnologia per garantire la sicurezza delle transazioni
“Poste Italiane – spiega Panico – produce circa 250 miliardi di transato all’anno per un controvalore di 2 miliardi di transazioni. Queste 2 miliardi di transazioni attivano circa un milione di allarmi l’anno”. Per analizzare questi allarmi “abbiamo creato un’infrastruttura tecnologica che è a supporto della componente umana”, composta da “circa 100 persone divise tra Roma e Torino, che monitorano le transazioni attraverso un sistema che abbiamo chiamato Piaf, piattaforma integrata anti frode”. Su questa piattaforma “vengono monitorate tutte le transazioni, sia dell’online banking che della monetica”. Si tratta di una scelta “in controtendenza rispetto a quello del mercato nazionale”, ma che permette di “analizzare il comportamento del cliente ovunque decida di fare transazioni”. “Abbiamo deciso di monitorare – aggiunge il responsabile – quello che è il comportamento sulla rete attraverso una serie di allarmi che possono essere deboli, medio o forti”. Questi allarmi “producono un indice di rischio sulla cui base vengono prese delle decisioni, supportati dall’intelligenza artificiale”.
La componente umana del Fraud Prevention Center
Nel centro sono stati anche assunti 20 ragazzi appena laureati in materie scientifiche, come ingegneria, statistica o matematica “perché avevamo necessità di supportare lo strato di tecnologia con persone che fossero in grado di farla funzionare”. Questo tipo di tecnologia “ti consente di essere non più reattivo ma proattivo nella gestione delle frodi e nella gestione del profilo di rischio del cliente. Solo in questo modo puoi provare a ridurre le frodi così come abbiamo fatto noi. Nella nostra scelta di internalizzare tutta l’attività di monitoraggio delle frodi abbiamo pensato proprio alla valorizzazione delle persone, così da portarci a questi risultati tant’è che nel 2022 che abbiamo finito l’internalizzazione delle attività di monitoraggio pure sulla parte di e-commerce abbiamo ottenuto, a fronte di un aumento del 17% del transato medio digital di Poste Italiane una riduzione del 50% dell’impatto delle frodi sul transato nel settore e-commerce”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.