La comunicazione di Poste Italiane è efficace e trasparente. L’Azienda è stata citata tra le eccellenze nazionali dalla Corporate Italia di Lundquist che, tramite la ricerca .trust, ha valutato i migliori comunicatori del 2023 tra le realtà quotate e non quotate. Come viene evidenziato in un articolo del settimanale L’Economia del Corriere della Sera, le imprese sono state valutate su un insieme di parametri quali l’impatto sulla società, la capacità di attirare i talenti, le strategie di sostenibilità.
La comunicazione oggi
Là dove un tempo c’era la vision aziendale, spiega sempre l’articolo, è poi arrivata la mission. Ma oggi nella comunicazione d’impresa la parola d’ordine è purpose. “Si tratta del punto di arrivo per un processo ampio che lega insieme strategia di business, identità, valori e attività quotidiane fondamentali a chiarire il ruolo che l’impresa ha all’interno della società”, dichiara Joakim Lundquist, ceo dell’omonima società che da anni monitora la comunicazione corporate nell’era digitale. Quello di Lundquist non è però un ranking rigido con numeri e graduatorie, perché lo spirito del progetto sta proprio nel percorso da compiere. “Deve derivare dalla consapevolezza dell’identità aziendale ed essere introiettato nella strategia come nel lavoro di ogni giorno”, spiega ancora Lundquist.
L’analisi di Lundquist
Gli analisti di Lundquist – ricorda il Corriere – hanno passato in rassegna 200 imprese, tra quotate e (per la prima volta) non quotate. “Perché siamo convinti che nella comunicazione strategica questa distinzione non è rilevante”, spiega Lundquist. L’analisi di .trust si è sviluppata in diverse sezioni a loro volta suddivise in 357 assessment points. Identità, sostenibilità, innovazione, employer branding e capacità di esprimere la leadership, tra i punti sotto la lente. “II purpose è l’ultima frontiera della comunicazione corporate e guiderà priorità del futuro”. Prima era uno slogan, adesso è il collante che tiene insieme tutto.
