intervista mattarella

“Mattarella: Polis, capillarità e innovazione per i cittadini”, titola il Corriere della Sera riprendendo il senso di uno dei passaggi dell’intervista esclusiva concessa dal Presidente della Repubblica a Poste News, in occasione della festa del 2 giugno: “La capillarità organizzativa e la capacità di innovare alla luce delle trasformazioni tecnologiche rappresentano una sicurezza per garantire i servizi a tutti i cittadini”, afferma il Presidente della Repubblica, intervistato da Paolo Pagliaro, a proposito del ruolo svolto nel Paese da Poste Italiane.

L’inclusività di Polis

Nell’intervista al giornale del gruppo, scrive il Corriere della Sera, l’attenzione del Capo dello Stato si è rivolta, tra le altre cose, al progetto Polis che, entro la fine del 2023, dovrebbe portare all’apertura di nuovi sportelli unici per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale e alla creazione di spazi di lavoro condivisi. Piani che rientrano tra gli obiettivi del Pnrr e, in particolare, nella cosiddetta “prima Missione”, con cui si intende promuovere e sostenere la transizione digitale nel settore privato e nella Pubblica amministrazione. “Con alla base la scelta di mantenere operativi gli uffici postali anche nei piccoli comuni”, il progetto Polis Poste Italiane “assicura a questi la possibilità di usufruire degli stessi servizi che sono più facilmente accessibili nelle città”, ha sottolineato Mattarella. Anche Il Giornale riprende le parole del Capo dello Stato sull’impegno di Poste, titolando “Bene il progetto Polis. Così Poste aiuta i piccoli comuni”.

Mattarella parla del diritto alla felicità

“Il 2 giugno ci ricorda il diritto alla felicità. Parla Mattarella”, è il titolo con cui il Foglio pubblica in prima pagina una lunga anticipazione dell’intervista del Capo dello Stato a Poste News e le sue parole sulla nostra Costituzione, che celebra quest’anno i 75 anni dalla sua entrata in vigore. “Il costituzionalismo ispirato dall’illuminismo inseriva nelle Carte il diritto alla ricerca della felicità – ricorda il Presidente Mattarella a Poste News – Il preambolo alla dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti reca questo inciso, peraltro suggerito da un grande pensatore italiano, Gaetano Filangieri. Da quel bellissimo richiamo – presente in qualche Costituzione ai giorni nostri – la nostra Carta indica il diritto al lavoro che, a ben vedere, è un altro modo di declinare la dignità umana, fatta di realizzazione personale e di strumenti di sostentamento, sulla strada della felicità. Questo è un impegno impresso come incipit nella nostra Costituzione e ripreso nei primi quattro articoli con una chiarezza e una forza eccezionali. Sono anche articoli pieni di speranza e proiettati verso le nuove generazioni – prosegue il Capo dello Stato – Sono articoli – e principi – che indicano una permanente azione politica, legislativa e di governo che riesca a guardare oltre l’immediato per disegnare l’approdo migliore per le giovani generazioni. Il lavoro, fondamento della Repubblica, è un obiettivo che ancora manca per troppi giovani e troppe donne. C’è la necessità di connettere le trasformazioni dei modelli economici in atto, in ragione dell’evoluzione tecnologica, con la formazione necessaria per interpretarle, governarle per affermare il primato della persona contro mere logiche di profitto o di dominio”.

L’Europa siamo noi

In un altro passaggio dell’intervista, ripreso dal Messaggero, il Presidente della Repubblica evidenzia il valore dell’unità europea come “uno degli eventi di maggior successo della storia del nostro Continente”. “Nel quadro delle istituzioni europee e con il loro concorso – ha aggiunto il Capo dello Stato- è stato possibile realizzare i maggiori progressi sociali, garantire democrazia e sistema delle libertà, assicurare una condizione di pace dopo i continui conflitti dei secoli precedenti. Il prossimo anno -conclude Mattarella- ci saranno le elezioni del Parlamento europeo. Una straordinaria occasione di democrazia per i cittadini di 27 Paesi. L’Europa siamo noi”.