“Sto male, nonostante tutto non me l’aspettavo”. Arrigo Sacchi piange, al telefono con l’Ansa: lunghe fasi di silenzio, non riesce a gestire il dolore per la morte del suo “amico geniale al quale devo tutto”. “Silvio Berlusconi è stato un uomo generoso – aggiunge l’ex tecnico del Milan che vinse tutto – ed ha cercato di cambiare questo Paese difficile, formato da individualisti. Lo era anche lui? No, pensava di insieme e vedeva lontano: quando mi prese gli dissi “lei o è pazzo o è un genio”. Visti i risultati, datemi voi la risposta…”.
La nota del Milan: “Per sempre con noi”
“AC Milan profondamente addolorato piange la scomparsa dell’indimenticabile Silvio Berlusconi e si stringe con affetto alla famiglia, ai collaboratori e agli amici più cari. ‘Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c’è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan’. Grazie Presidente, per sempre con Noi”. Così una nota del Milan.
Galliani: “Piango il maestro di tutto”
“Affranto, senza parole, con immenso dolore piango l’amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre 43 anni. Riposa in pace caro Presidente. Con tanto, tanto amore. Adriano Galliani”. Lo ha scritto Adriano Galliani su Facebook ricordando Silvio Berlusconi.
Il ct azzurro Mancini: “Un presidente molto sportivo”
La morte di Silvio Berlusconi “è un grande dispiacere, credo lo sia per tutti quanti perché per lo sport è stato un uomo straordinario, per la politica anche, quindi oggi è un giorno molto triste”. Lo ha detto il ct della Nazionale Roberto Mancini ricordando la figura di Silvio Berlusconi. “Ricordi calcistici di Silvio Berlusconi? Ce ne sono tanti – ha aggiunto Mancini – Ricordo soprattutto un derby che noi vincemmo, lui entrò negli spogliatoi per farci i complimenti perché era anche molto sportivo. Tutta la mia carriera è quasi legata a Berlusconi presidente del Milan, di conseguenza è chiaramente un giorno difficile e triste. È un uomo che ha rappresentato tanto per l’Italia”. E a chi ha chiesto a Mancini se lo stesso Berlusconi lo abbia mai cercato, il ct azzurro ha risposto: “Ne aveva di più bravi, di giocatori”.
Abodi: “Un uomo di sport”
“Lascia un vuoto enorme nel paese e nel mondo sportivo che ha caratterizzato. È una brutta notizia per la nostra nazione”. Lo ha detto il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, commentando la scomparsa di Berlusconi a margine di un evento al Coni. “L’ho conosciuto tanti anni fa, un uomo incredibile. Faccio fatica a pensare che sia mancato – ha proseguito – Un combattente che sembrava non dovesse arrendersi mai. Si pensava che potesse attingere sempre a qualcosa in più degli altri. Su questo ci scherzava anche”. “È stato un uomo di sport – aggiunge Abodi – molto orientato alla vittoria come tutti i grandi uomini con la caparbietà orientata all’obiettivo e quando è uscito dal Milan lo ha fatto con dolore per come ha interpretato il ruolo. Poi ha ripreso con ambizione e umiltà dal Monza, una sfida che sembrava non alla sua altezza e l’ha portata alla sua altezza”. Abodi parla di “eredità difficile e grande riconoscimento all’uomo nonostante tutto quello che gli è stato fatto pesare nel corso della vita”.
Malagò: “Lo sport gli deve moltissimo”
“Una notizia che ci ha reso tutti molto tristi, che anche se si sapeva che c’erano delle condizioni di salute complicate non ha trovato preparato nessuno. Lo sport gli deve moltissimo, 29 trofei in 31 anni, di cui 13 internazionali, non a caso il Milan fino a pochi mesi fa era la squadra più titolata in assoluto. E’ impressionante la bacheca, merito della sua genialità, generosità e capacità organizzativa. Un uomo di sport poi poliedrico: un aneddoto, avevo proposto di dargli il Collare d’oro per il merito sportivo a fine anno, sperando che le sue condizioni di salute gli consentissero di venirlo a ritirare. E’ un pezzo del paese che se ne va. Nello sport abbiamo veramente perso un gigante sotto ogni punto di vista, mi unisco al dolore di tutti i familiari”. Queste le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, sulla morte di Berlusconi.
Il ricordo del Monza
“Per sempre con noi”. Adriano Galliani e tutto il Monza “piangono affranti la scomparsa di Silvio Berlusconi. Un vuoto che non potrà mai essere colmato, per sempre con noi. Grazie di tutto Presidente”, è il messaggio sul sito del club brianzolo.
I successi di Silvio Berlusconi nel calcio
Silvio Berlusconi entra nel mondo del calcio nel febbraio 1986 quando rileva un Milan sull’orlo del fallimento. Ricoprirà la carica di presidente fino al 13 aprile 2017, salvo alcuni periodi di ‘vacanza’ (2004-2006 e 2008-2011) per l’incompatibilità col ruolo di presidente del Consiglio dei Ministri. Cederà la società al cinese Li Yonghong dopo aver condotto i rossoneri alla conquista di 29 trofei in 31 anni: 8 scudetti, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions, due Intercontinentali, 5 Supercoppe Europee e un Mondiale per club. Lasciato il Milan dopo circa un anno Berlusconi è tornato nel mondo del calcio. Con al fianco Adriano Galliani, storico amministratore delegato durante l’era milanista, nel settembre 2018 rileva il Monza in C, portandolo nel giro di quattro stagioni al suo primo campionato di serie A chiuso all’undicesimo posto.