Il premio Matilde Serao, intitolato alla fondatrice del Mattino che lavorò come telegrafista alle Poste di Napoli, è stato consegnato ieri a Stefania Battistini, inviata del TG1, e Francesca Fagnani, conduttrice della trasmissione “Belve”. Nella piazza gremita di Carinola, il comune in provincia di Caserta di cui era originaria Matilde Serao, le due giornaliste hanno ricevuto il premio, giunto alla ventesima edizione, dal direttore del Mattino Francesco de Core e dal Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco.
Inviata in Ucraina
Come riporta il Mattino, Stefania Battistini ha raccontato il dramma della guerra in Ucraina e la sua vita al fronte: “Eravamo arrivati due settimane prima, eravamo partiti leggeri, senza caschi e giubbotti anti proiettili, non ci aspettavamo quello che poi è accaduto e invece ci siamo ritrovati dinanzi a una popolazione sorpresa che, nel giro di pochi giorni, ha cominciato a dedicarsi alla difesa territoriale, con portoni chiusi, finestre serrate, check point”. Ma l’empatia che si crea con la popolazione locale può rappresentare un limite? Alla domanda del direttore de il Mattino, Battistini ha risposto senza tentennamenti: “Identificarti con le persone ed emozionarti ti aiuta a raccontare l’autenticità di quel pezzo di vita che incontri, a volte fai fatica a essere neutrale ma se devo parteggiare, lo faccio per il diritto internazionale, certo – ha aggiunto c’è un processo empatico ma poi è giusto ritornare al distacco per fare bene il nostro lavoro”.
Le interviste di “Belve”
“Ho riscoperto il genere dell’intervista che si era un po’ perso, prima di intervistare qualcuno io studio tanto, molto più di quanto mi serve”, ha detto la Fagnani: “Il resto lo fanno i miei interlocutori che vanno spesso anche molto oltre le mie domande”, ha aggiunto, e poi ha ricordato la sua esperienza con i ragazzi difficili e i giovani detenuti di Nisida, sottolineando il peso del contesto nel quale i ragazzi si trovano a vivere, spesso non conoscendo altre realtà.
Poste e il messaggio di Matilde Serao
De Core ha sottolineato “la professionalità” delle due vincitrici, “ma anche il carisma personale e l’empatia che siete capaci di comunicare, anche al pubblico di questo premio”. Il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, ha evidenziato: “Noi siamo legati soprattutto al messaggio culturale che Serao ha testimoniato. Anche quando lavorava per Poste. Infatti, da noi le donne hanno tutta l’attenzione possibile: il 57% delle dipendenti sono donne, il 54% ha ruoli dirigenziali e abbiamo una presidente donna. Siamo un’azienda che ha tutte le certificazioni sulla parità di genere, e abbiamo intrapreso un percorso di sostegno alle donne che rientrano dopo la maternità, molte delle quali, soprattutto quelle che non hanno ruoli di responsabilità, a volte, non tornano più al lavoro”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.