Un metodo alternativo, meno teorico e più concreto, per studiare e comprendere le vicende storiche della regione è presentato nella mostra “Storia postale del Friuli Venezia Giulia”, attualmente in corso presso il Museo postale di piazza Vittorio Veneto a Trieste. Ne dà notizia Il Piccolo, spiegando che l’esposizione, organizzata in collaborazione con l’Associazione di storia postale del Fvg, offre molto più di una semplice esposizione filatelica, permettendo ai visitatori di immergersi nelle antiche cartoline illustrate, nei timbri e nei libretti di risparmio postale.
Trieste e la collaborazione degli studiosi
La curatrice del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Poste Italiane, Chiara Simon, spiega al quotidiano triestino che questa mostra rappresenta il risultato di una collaborazione tra l’associazione e il museo, nata nel 2002 grazie all’iniziativa di appassionati desiderosi di approfondire le proprie conoscenze in materia. Nel corso degli ultimi vent’anni, il gruppo di studiosi, attualmente presieduto da Sergio Visintini, ha organizzato convegni, dibattiti e istituito una biblioteca, oltre a pubblicare un bollettino sociale. La mostra si basa sulle preziose collezioni dei membri del sodalizio triestino, che sono stati riuniti in otto percorsi tematici.
Le ricerche
Tra i contributori, Luigi De Paulis ha concentrato le sue ricerche sull’uso fiscale dei francobolli, mentre Paolo Del Piero si è occupato della posta aerea nella zona A del territorio libero di Trieste, occupato dagli alleati. Alessandro Piani, particolarmente interessato al trasporto via mare, ha messo a disposizione un’ampia documentazione sul Lloyd austriaco nella linea Trieste-Venezia. Inoltre, Sante Gardiman ha rivolto l’attenzione agli annulli ferroviari nel Fvg. Tra le altre collezioni esposte, troviamo anche “Tarvisio e la Val Canale, dall’Impero Austro Ungarico all’Europa” di Francesco Libertini, “Küstenland Gorizia Istria Trieste” di Antonio Grusovin, “Storia postale di Jelsane/Jelschane/Elsane 1865-1951” di Veselko Gustin e “Il risparmio postale” di Sergio Visintini.
Dai libretti di un tempo a oggi
La curatrice Simon sottolinea l’interesse particolare per la collezione di Visintini, che offre un’esplorazione del conto corrente come strumento finanziario, partendo dai libretti postali austriaci fino ai prodotti attuali di Poste Italiane. La mostra presenta anche cartoline d’epoca che illustrano le diverse stazioni ferroviarie e offre una chiara visione delle diverse dominazioni politiche che si sono susseguite nel corso della storia. Simon precisa che “appena una potenza saliva al governo, si impadroniva subito della Posta”, citando come esempio il Governo Alleato che sovrastampava le emissioni italiane con le proprie sigle Amgvg. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 14 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00, presso il Museo postale di piazza Vittorio Veneto a Trieste.