Anche in provincia di Brescia arriva il progetto Polis, l’iniziativa di Poste Italiane rivolta ai comuni con meno di 15.000 abitanti che mira a trasformare gli uffici postali in vere e proprie case digitali, nelle quali fruire anche di tanti servizi della pubblica amministrazione. Si tratta di un investimento di 1,2 miliardi di euro, dei quali 800 milioni in arrivo dal Pnrr europeo e 400 milioni dalle casse di Poste. Ne riferisce il Giornale di Brescia.
La situazione nel bresciano
In provincia di Brescia sono 190 i comuni interessati dall’intervento, che si inquadra nel processo di modernizzazione e snellimento della Pubblica amministrazione e prevede nel concreto la creazione di uno sportello unico in tutti gli uffici postali coinvolti nell’iniziativa, attraverso cui per la prima volta si potranno richiedere servizi tradizionalmente riservati all’Inps (e altri enti), come il cedolino della pensione, la certificazione unica, e il modello “Obis M” che riassume i dati informativi dell’assegno pensionistico. Nella sua evoluzione con l’attivazione di 4.000 totem telematici (a livello nazionale) attivi tutti i giorni 24 ore su 24 e di Atm di ultima generazione che consentiranno al cittadino operazioni in autonomia, il progetto porterà la diffusione capillare sui territori di molti servizi che fino a oggi si potevano avere solo recandosi nelle cittadine meglio attrezzate o nelle città capoluogo, come i documenti d’identità, i certificati anagrafici e giudiziari, i servizi regionali e altri documenti.
I documenti
L’articolo poi specifica nel dettaglio le tipologie di documenti che si potranno ottenere: tra i servizi anagrafici rientrano i certificati di nascita, matrimonio, cittadinanza, esistenza in vita, residenza, stato civile e di famiglia, residenza in convivenza, stato libero, anagrafico di unione civile, contratto di convivenza, carta d’identità elettronica, passaporto e codice fiscale per i neonati; tra quelli di stato civile ci sono il passaporto, la carta d’identità elettronica, il primo codice fiscale, il duplicato della carta nazionale dei servizi, della tessera sanitaria e del codice fiscale, e il duplicato della patente di guida; tra i servizi regionali rientrano la prenotazione su Cup regionale. Tra gli “altri documenti” ci sono Isee, assicurazione obbligatoria delle casalinghe, esonero o esenzione del canone Rai, rilascio o rinnovo della patente nautica, auto-dichiarazione di smarrimenti e denuncia di detenzione di armi.
Le finalità del progetto
Un progetto, quello di Poste Italiane, che viene incontro anche alla popolazione che ha meno dimestichezza con la tecnologia e che ha anche una seconda finalità, quella di garantire nuova efficienza energetica e una mobilità progressivamente più sostenibile al Paese con l’installazione di 5.000 colonnine di ricarica per i mezzi elettrici. Nell’investimento per l’innovazione la Lombardia fa la parte del leone, calamitando risorse su 1.290 dei 7.000 uffici postali coinvolti.
L’accordo con i ministeri
Negli uffici postali di Valle di Saviore, Agnosine, Bagolino e Provaglio Val Sabbia è già fruibile il servizio “Atti di volontaria giurisdizione”, con la possibilità – secondo quanto contenuto nella convenzione firmata fra il Ministero delle imprese e del Made in Italy, il Ministero della Giustizia e Poste italiane – di presentare le istanze di “nomina amministratore di sostegno” e “rendicontazione stato patrimoniale assistito”. Poste Italiane sta anche realizzando gli “Spazi per l’Italia”, una rete che prevede la creazione di 250 siti “smart” interconnessi, ricavati ristrutturando immobili”.
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