Laura Scaletti, operatrice di sportello all’ufficio postale di Genova 54, a Certosa in Valpolcevera, è diventata il punto di riferimento per i clienti sordomuti, perché fornisce un servizio e un’assistenza essenziali: è l’unica impiegata di Poste Italiane a Genova a “parlare” la lingua dei segni italiana e, ovviamente, a saperla comprendere. La sua storia è raccontata dall’edizione genovese di Repubblica, in occasione della Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni.
La formazione
Laureata in lingue nel 2018, Laura ha frequentato il corso per imparare la lingua dei segni presso l’Ente nazionale perla protezione e l’assistenza dei sordi. “Il corso è durato per tre anni, con una frequenza di due volte a settimana. Al termine, ho segnalato a Poste, la mia azienda, che avevo la possibilità di assistere queste persone e di superare le barriere comunicative con loro. Così è nato questo sportello dedicato”, racconta a Repubblica. A Certosa arrivano dal quartiere stesso, ma anche da molti altri quartieri e delegazioni genovesi: trovano in Laura Scaletti una persona disponibile “per il disbrigo di tutte le pratiche: dal ritiro della pensione, al pagamento degli affitti e delle utenze, alle ricariche telefoniche. Sanno come e quando trovarmi perché i miei turni di lavoro sono comunicati ai 600 iscritti all’Ens e anche ai 380 che fanno parte del gruppo Telegram dedicato. Non arrivano mai tutti insieme, però diciamo che l’afflusso è abbastanza costante. Chi ha particolari fragilità, come queste persone, non fa la fila”.
A disposizione degli altri
Laura è in Poste Italiane da diverso tempo e subito si è resa conto “che certe persone rischiavano di essere tagliate fuori. Il senso di studiare la lingua dei segni è esattamente questo: non è una questione economica né lavorativa in senso stretto, è più la voglia, sia per me che per moltissimi miei colleghi e colleghe di corso, di mettersi a disposizione verso chi ha più bisogno”. Scaletti parla spagnolo, inglese e rumeno, ma mastica anche il francese. Conosce due lingue dei segni: l’italiana e la rumena. Con questo sportello, Poste conferma “la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali Esg, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Da tempo, abbiamo avviato un percorso di webinar gratuiti tradotti nel linguaggio dei segni, con sessioni che introducono alle innovazioni tecnologiche e digitali in atto, realizzando un giro d’Italia virtuale”.