Due milioni e mezzo di persone vogliono lavorare con Poste Italiane: è la testimonianza della grande attrattività del Gruppo, che è stata resa nota dal Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, in un’intervista al TG Poste. “Siamo un grande elemento di attrazione per il mercato del lavoro – spiega Lasco – di recente siamo arrivati a circa due milioni e mezzo di persone, nella nostra banca dati, che vogliono lavorare con Poste Italiane, rispetto alle trecentomila di qualche anno fa”. Un dato in netta crescita, dunque.
“Una realtà di valore”
Questi numeri sono la naturale conseguenza del valore del Gruppo Poste: “Stiamo facendo bene in tutte le nostre attività e siamo orgogliosi della posizione che abbiamo a livello finanziario e istituzionale. Siamo tra i primi 25 brand al mondo – ricorda ancora Lasco – e nelle prime cinque tra le 500 aziende a livello globale. Siamo una realtà di livello e di valore”.
La formazione di Campus Italia
Lasco ha poi parlato di un altro progetto che testimonia l’elevato livello di formazione in Poste Italiane: “Creeremo nei prossimi anni un Campus Italia. A Venezia, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo saranno creati dei campus formativi, grazie ai 50 accordi che abbiamo oggi con le migliori università e istituti di formazione: vogliamo sviluppare al massimo questa collaborazione, creando spazi tecnologici formativi avanzati in ogni sede di macroarea, per fare formazione in presenza. Migliorerà così il livello di professionalità delle nostre persone e saremo in grado di dare loro certificazioni, come i master.
La valorizzazione delle persone
I dipendenti hanno bisogno di essere valorizzati e l’Azienda metterà in campo una serie di attività che non deluderanno le aspettative e la premiazione del merito: “Il nostro primo step è sempre quello cercare le migliori professionalità tra le risorse interne. Siamo la più grande azienda del Paese, non per numero di dipendenti ma per valore assoluto del nostro business e delle nostre iniziative”, ha aggiunto Lasco.
Azienda sta lavorando a piano industriale
Il Condirettore Generale ha infine confermato che sono “già aperti i cantieri di lavoro per il prossimo piano industriale” che come sempre sarà “un piano di contenuti, di sostanza, che guarderà alla sicurezza della nostra infrastruttura, per dare a Poste continuità e solidità con riferimento ai dipendenti, all’azienda e agli azionisti”. Due parole per una identificazione ben chiara, spiega Lasco: “Solidità e costruzione del futuro”.
Polis è già realtà
Nell’intervista al TG Poste, il Condirettore Generale ha parlato a lungo anche del Progetto Polis che procede in modo spedito: “Abbiamo contrattualizzato il 70 per cento delle opere: sulla gestione dei processi siamo in stato avanzato. Polis è un progetto bellissimo – afferma Lasco – l’immagine migliore che possiamo presentare per i nostri azionisti e per tutto il Sistema Paese. È il progetto che abbiamo scelto tra 17 che avevamo individuato per Poste da inserire nel PNRR: nessuno degli altri progetti aveva un interesse di sistema grande come quello di Polis. Con l’AD Del Fante abbiamo deciso di metterci nuovamente a disposizione del Paese, scegliendo Polis, che era il, progetto meno remunerativo in quel momento, ma che ci darà soddisfazioni enormi in futuro. L’obiettivo è rafforzare la centralità degli uffici postali nei piccoli comuni”. Lasco ha ricordato che il “primo sponsor di Polis è il Presidente della Repubblica, che ci ha sempre dato il suo apporto perché tiene alle realtà dei piccoli comuni”. Lasco ha detto che con Polis Poste “sta già erogando i servizi INPS, da novembre erogheremo i servizi dell’anagrafe tributaria anche allo sportello e non solo ai totem”. Poi nei prossimi mesi il rilascio del passaporto, della Carta d’Identità Elettronica e dei servizi dell’Agenzia delle Entrate.