Ancora una volta, per il quarto anno consecutivo, il progetto «Next Generation» ha permesso di avvicinare le nuove generazioni, per svilupparne potenzialità e aspirazioni, creando un ponte tra giovani e mondo del lavoro. L’iniziativa, promossa da Poste Italiane, in collaborazione con il Consorzio ELIS, si colloca nell’ambito delle politiche di welfare aziendali, e ha l’obiettivo di favorire la diffusione tra gli studenti della cultura di impresa, di sviluppare competenze utili per il loro futuro e promuovere l’orientamento al lavoro.
Protagonisti gli studenti delle scuole superiori e i figli dei dipendenti
Il progetto ha visto il coinvolgimento di studenti tra i 16 e i 18 anni dell’istituto Tecnico turistico Ciampini Baccari di Novi Ligure (AL), del Liceo scientifico Sportivo di Amatrice (AQ) e dell’Istituto Fermi di Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Inoltre sono stati coinvolti i figli dei dipendenti di Poste Italiane della stessa età.
Nel corso dell’anno sono stai organizzati diversi incontri formativi e laboratori, con lezioni in aule virtuali per approfondire tematiche di rilevo per lo sviluppo di nuove competenze, che hanno visto la collaborazione di professionisti dei vari settori, con cui gli studenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi per raccogliere stimoli e riflessioni utili per il loro orientamento professionale.
Il valore delle lettere e lo scambio con i ragazzi del carcere minorile
Oltre le attività di didattica più tradizionale, quest’anno il progetto ha focalizzato l’attenzione dei ragazzi, oggi abituati ai mezzi ed agli stili di comunicazione digitale, sul valore della lettera scritta a mano come strumento di comunicazione, come espressione di libertà e mezzo per stabilire un contatto con l’altro. Grazie alla collaborazione con l’istituto penale per minorenni di Roma “Casal del Marmo” è stato avviato il progetto “A metà strada“, promuovendo uno scambio epistolare tra i ragazzi delle scuole ed i loro coetanei detenuti, per mettere in contatto due mondi distanti e cercare comprendere il valore della diversità e dell’inclusione. E’ stata un’esperienza molto coinvolgente per tutti i ragazzi, che hanno trovato un amico di penna con cui non solo hanno sperimentato l’emozione, oramai di altri tempi, derivante dall’inviare e ricevere lettere, ma hanno avuto la possibilità di confrontarsi con giovani il cui vissuto è molto diverso dal loro. Per i ragazzi detenuti in particolare, è stata un’occasione di apertura al mondo esterno e un modo per misurarsi con le proprie emozioni e le proprie capacità espressive.
La sfida Creathon per ideare un francobollo
Una fase importante del progetto è stata la settimana dedicata al Creathon, una maratona creativa in cui i ragazzi, divisi in sei gruppi, hanno provato a ideare un francobollo e relativo folder, che rappresentasse il valore della lettera scritta a mano come mezzo in grado, anche oggi, di accorciare le distanze. Al termine dei lavori, una giuria aziendale, ha premiato il progetto «Alchimia delle rime» che ha rappresentato il concetto di «amico di penna», tramite uno scambio epistolare tra Giovanni Pascoli e un ragazzo di 16 anni vittima di bullismo. Inoltre la giuria ha deciso di assegnare un premio aggiuntivo denominato “A metà strada” ai due ragazzi originari di Amatrice, devastata dal terremoto del 2016 che hanno realizzato un francobollo raffigurante il campanile della loro città, circondato dall’abbraccio di una fenice come simbolo di rinascita. L’idea è nata proprio dalla loro esperienza ovvero quella di recuperare la socialità attraverso le lettere con un’attenzione alla capacità di risollevarsi collettivamente dopo una catastrofe.
La conclusione con il Summer Camp
Il percorso si è concluso con la partecipazione al Summer camp residenziale al centro Elis di Roma, dove i ragazzi si sono ritrovati insieme per una settimana, per realizzare l’idea vincitrice del Creathon. Hanno acquisito nuove competenze imparando ad utilizzare programmi di grafica, oltre ad un uso consapevole dell’intelligenza artificiale. Inoltre, alla fine di ogni giornata formativa, i ragazzi hanno seguito un social program con attività trasversali tra cui visita guidata della città di Roma, laboratorio di scrittura creativa con il rapper Kento, laboratorio di “cooking” e tanto altro. Paolo, uno dei ragazzi partecipanti, tra le varie considerazioni su questa esperienza, commenta “Le attività che facevamo insieme, in quei giorni, erano interessanti. Ma la cosa migliore sapete qual è? Che le facevamo insieme, collaborando l’un l’altro con i nostri dialetti, le nostre esperienze scolastiche e i diversi punti di vista”.
A conclusione della settimana, i ragazzi hanno presentato ai rappresentanti aziendali i lavori realizzati (francobollo/folder/busta/ cartolina) raccontato il loro percorso insieme ed infine si è svolta la cerimonia dell’annullo filatelico da parte di ogni ragazzo partecipante.