Poste rilancia sui buoni fruttiferi, aumentando il tasso sui prodotti dedicati agli Under 18. Ne dà notizia Milano Finanza che spiega come il gruppo guidato dall’Ad Matteo Del Fante ha portato al 6% lordo il tasso di interesse massimo dei buoni dedicati a tale categoria di clienti che, fino all’ultima estate, era al 4,5%.
Un buono che “cresce” insieme ai ragazzi
Nel pezzo a firma della giornalista Paola Valentini, si afferma che il buono cresce insieme al minore, perché gli interessi maturano fino al compimento del suo 18esimo anno d’età, sempre con un rendimento fisso. Insomma, si tratta del regalo perfetto per accompagnare la crescita dei più piccoli. Genitori, parenti, amici, tutti, purché maggiorenni, possono regalarlo. Vengono poi analizzate le modalità di intestazione dei buoni e si chiarisce come sia possibile intestare il buono stesso a bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 16 anni e sei mesi. Per il periodo minimo di possesso di un anno e sei mesi il tasso è del 3%, per poi salire gradualmente fino al 3,5% al decimo anno e quindi al 6% a 18 anni. Tali buoni, si legge nell’articolo, hanno una tassazione agevolata sui rendimenti del 12,5% (come i Titoli di Stato, a fronte dell’aliquota standard del 26%), sono esenti da imposta di successione e sono senza costi per la sottoscrizione e il rimborso.
Sottoscrizione di buoni fruttiferi in UP oppure online
Utile notare che i buoni fruttiferi si possono sottoscrivere in forma cartacea o dematerializzata in tutti gli uffici postali, oppure online (da web e in App BancoPosta). La famiglia dei buoni di Poste comprende diversi prodotti, dal differente rendimento. Tra gli altri prodotti più tradizionali, il tasso massimo è offerto dalla versione Buono Ordinario, che prevede attualmente un rendimento lordo a scadenza, cioè a 20 anni, del 3,5%. I buoni postali sono emessi dalla Cdp. Nell’articolo di Milano Finanza si spiega come le nuove strategie sui buoni fruttiferi siano state intraprese “a seguito dell’andamento positivo della domanda da parte dei risparmiatori che ha portato a superare l’ammontare massimo offerto, precedentemente aumentato da 1,5 a 2 miliardi”. Si chiarisce poi che l’offerta, destinata alle persone fisiche residenti in Italia, era partita ai primi di novembre e che i titoli sono stati offerti in sottoscrizione attraverso una rete di 24 banche e prevedono una remunerazione mista: a tasso fisso del 5% per i primi tre anni e variabile, pari all’Euribor a tre mesi maggiorato almeno dello 0,90% annuo, per i successivi tre.