Poste Italiane ha preso parte all’Assemblea dell’Uncem, Unione Nazionale comuni comunità enti montane. Una presenza non casuale, visto che Poste fa proprio della capillarità e della presenza anche nelle aree interne più lontane e difficili da raggiungere uno dei suoi cardini.
L’impegno per le aree interne
A 71 anni dalla sua fondazione, l’Uncem si è ritrovata per l’assemblea presso la sede nazionale di Confcooperative a Roma: un momento di dialogo fra istituzioni centrali e locali, il mondo dell’associazionismo e delle imprese. Attori fondamentali per la crescita delle aree montane. “La montagna – dice il presidente dell’Uncem Marco Bussone – costruisce un percorso di futuro che parte dagli enti locali e dalle comunità dei territori, che sa sempre reinventarsi, ma chiede alla politica di essere più presente e meno timida, rispetto ad un territorio dove vivono 9 milioni di persone e che rappresenta il 60 per cento del Paese”.
L’accordo con Poste Italiane
Uncem è legata a Poste Italiane dal primo accordo siglato con i sindaci dei Piccoli Comuni cinque anni fa: “Abbiamo dimostrato che si può lavorare insieme – ha aggiunto Bussone – e che il percorso giusto è quello di una forte interazione che dica come il Paese si trasforma attraverso le comunità”.
La presenza di Poste nei piccoli comuni
Poste Italiane è il segno di questo cambiamento, con i suoi 12.800 uffici postali è presente anche nei piccoli comuni, valorizzandone lo sviluppo economico e sociale. L’infrastruttura di Poste è presente anche nei comuni montani. Una vicinanza forte, come emerso nel corso dell’evento, che si è consolidata negli anni attraverso il progetto Polis, con il quale si stanno trasformando gli uffici postali dei comuni sotto i 15.000 abitanti in vere e proprie case dei servizi digitali, avvicinando ancora di più le comunità all’azienda.
Qui sopra, il servizio del Tg Poste.