L’impegno di Poste Italiane a ristrutturare entro il 2026 250 immobili, che potranno essere utilizzati da imprese, liberi professionisti, studenti e start up, trova spazio sule pagine dell’edizione italiana di Fortune.
La più ampia rete per il coworking
La rivista spiega come il Progetto Polis preveda, oltre alla realizzazione di uno Sportello Unico dei servizi della Pubblica Amministrazione presso gli Uffici Postali di tutti i Comuni con meno di quindicimila abitanti, anche la realizzazione di “Spazi per l’Italia”, la più ampia rete nazionale di spazi per il coworking.
Diffusa e digitalizzata
L’obiettivo – fa sapere Fortune Italia – è quello di utilizzare una parte del patrimonio immobiliare di Poste Italiane ai fini di realizzare una rete diffusa, digitalizzata e di facile accesso, con oltre 5.000 postazioni di lavoro attrezzate, sale riunioni, aree dedicate ad eventi e formazione. Poste Italiane sarà dunque impegnata, entro la fine del 2026, a ristrutturare ed allestire 250 immobili in tutta Italia per costruire uffici e ambienti di lavoro che diventeranno fruibili da imprese, liberi professionisti, studenti e start up. I contratti per l’utilizzo degli spazi avranno prezzi accessibili e saranno estremamente flessibili in termini di dimensione e di durata e includeranno tutti i servizi accessori: connettività in banda larga, utenze, pulizia, manutenzione. Il nuovo servizio di coworking di Poste Italiane – secondo quanto si legge nell’articolo pubblicato da Fortune Italia – rappresenterà senza dubbio una buona opportunità per imprese e professionisti di ogni settore, i quali da oggi avranno la possibilità di gestire in modo flessibile la propria attività e anche di contenerne le spese, recentemente cresciute a causa di inflazione e caro energia.
In aiuto delle comunità
Va aggiunto che l’iniziativa sarà molto importante anche per la comunità locale, che potrà fruire di uno spazio interconnesso ad una rete digitalizzata di 250 aree in tutto il territorio nazionale, nella quale verranno animati e condivisi contenuti formativi ed informativi. I siti sono ubicati in zone di pregio e centrali e sono distribuiti in tutte le tipologie di Comuni, da quelli più piccoli a quelli di maggiori dimensioni.