Giocattoli e pace nel mondo: ecco cosa chiedono a Babbo Natale i bambini dell’ufficio postale di Palermo

I bambini di Palermo si sono presentati agli sportelli dell’ufficio postale per consegnare a mano la loro letterina a Babbo Natale. Lo racconta l’edizione siciliana di Repubblica sottolineando che finalmente nei loro pensieri non compare più il Covid e gli alunni delle elementari sono tornati a sognare giocattoli com’è normale che sia. “Hanno anche desideri da grandi, chiedono la fine della guerra e lo stop alla violenza contro le donne – si legge nell’articolo – Pensano ai loro coetanei che cercano rifugio dai bombardamenti”. “Porta loro tanti regali”, scrivono. È come se la pandemia fosse sparita dai loro pensieri con un colpo di bacchetta magica, facendo spazio a gentilezza e umanità.

Per i bambini sotto le bombe

Luciano, che adora il Natale perché così “costruisce” l’albero con sua madre, domanda un mappamondo per sé e spera “che tutti quelli che vivono nella striscia di Gaza, a Gerusalemme, in Israele, stiano bene e possano passare il Natale felici”. Poi c’è Giosuè che vuole un drone e chiede a Babbo Natale di far abbassare le temperature, perché “il nostro pianeta sta soffrendo”. In queste letterine c’è senz’altro un consuntivo dei temi che hanno attraversato il mondo come le guerre, e il nostro Paese come i femminicidi. O che in alcuni casi hanno investito solo la Sicilia, come i roghi di questa estate. Il tema ricorrente oltre la guerra è la violenza di genere. Il cui stop è spesso menzionato. Lo chiede Chiara. Lo chiede Valentina. Lo chiedono tanti altri alunni. Segno, sottolinea Repubblica, che i fatti di cronaca, hanno spezzato il cuore di tanti bambini.

Sensibilità

Repubblica ricorda che l’iniziativa è in corso in tutta la Sicilia: sono migliaia le letterine che entrano nel circuito di Poste Italiane, consegnate a mano dai bimbi direttamente in ufficio postale o ai portalettere che bussano a casa. Ce ne sono di coloratissime persino glitterate. La maggior parte sono decorate con disegni, stoffe e fiori. Tutte pronte per attraversare l’intero emisfero boreale, direzione Polo Nord.