Il 13 e 14 novembre Milano ha ospitato, per la prima volta in Italia, la European Platform of Diversity Charters promossa dalla Commissione Europea con 26 Paesi membri per favorire l’impegno comune su Diversity&Inclusion come fattore di crescita e sviluppo nei luoghi di lavoro. I rappresentanti delle 26 Diversity Charters dei Paesi membri, che attualmente abbracciano più di 15.000 firmatari in rappresentanza di oltre 17 milioni di lavoratori in tutta Europa, si sono confrontati in due giorni di lavori per fare il punto su strategie e politiche di Diversity&Inclusion.
Poste Italiane in prima linea con Sodalitas
Fondazione Sodalitas che rappresenta l’Italia nella piattaforma europea come promotrice della Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro, la dichiarazione d’intenti sottoscritta da oltre 900 aziende pubbliche e private, tra cui Poste, ha deciso di dedicare l’evento di apertura alla valorizzazione del contributo decisivo delle imprese per costruire una società libera da pregiudizi e capace di includere. Poste Italiane ha presentato in particolare le azioni sull’inclusione lavorativa e sull’autonomia abitativa per le donne vittime di violenza, richiamando la Strategia di sostenibilità, i valori, i principi e gli impegni dell’Azienda attraverso il Codice Etico, la Policy Diversity & Inclusion e le certificazioni ottenute, non ultime la ISO 30415:2021 sulla Diversity & Inclusion e la più recente certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere.
La parità di genere come interesse primario
La fondazione ha presentato un report con le migliori best practices in tema di Diversity&Inclusion di 52 aziende italiane: la parità di genere tra le varie tipologie di diversità è quella considerata prioritaria per la quasi totalità di organizzazione nel 2023 (90%) rimane alta l’attenzione anche rispetto a disabilità (85%) e multiculturalità (74%). In aumento nel 2023 il focus sul tema generazionale che sale al 85% (nel 2002 era 78%). Grande valore alla Comunicazione nel promuovere i valori della D&I: il 95% delle aziende adotta azioni di comunicazione interna per promuovere l’impegno a favore di una cultura aziendale inclusiva. L’89% dei rispondenti conferma di comunicare anche all’esterno il proprio impegno, in particolare attraverso il proprio sito internet e i canali social (79%). Da sottolineare anche la partecipazione/organizzazione di convegni (59%) e la collaborazione con Fondazioni e Associazioni (47%). Sempre più viene menzionata la collaborazione su questi temi con i propri clienti e fornitori.
La Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro
La Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro è una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. Oggi aderiscono alla Carta circa 600 imprese cui si sono aggiunte nel tempo organizzazioni non profit e pubbliche amministrazioni come Regioni ed Enti locali, per un totale di circa 900 aderenti che impiegano oltre 700.000 lavoratori.
Helena Dalli: “Costruiamo insieme l’Unione dell’Uguaglianza”
La Commissaria per l’Uguaglianza della Commissione Europea, Helena Dalli, nel suo videomessaggio ha sottolineato: “la diversità, l’inclusione, l’uguaglianza e la non discriminazione rimangono priorità dell’agenda politica della Commissione Europea. Vogliamo costruire società e ambienti di lavoro inclusivi e diversificati in cui ognuno nella propria unicità possa contribuire. Ma non potremmo farlo senza il coinvolgimento dei nostri partner: ecco perché tutte le 26 Carte della Diversità e i loro firmatari sono così importanti”. E ha inoltre aggiunto: “la Carta Italiana per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro è un modello che può ispirare altri verso la realizzazione di una Unione dell’Uguaglianza. Sono fiduciosa che questa piattaforma darà un prezioso contribuito nello scambio di buone pratiche e di esperienze, ispirando le imprese di tutta Europa”.