“In un’azienda come Poste, che offre servizi a una platea enorme di 25 milioni di persone ed è il primo datore di lavoro privato con 125mila e 60mila dipendenti, i temi di sostenibilità sono correlati con il successo. E non solo perché questi temi sono cercati dai consumatori, ma perché avere un serio approccio verso la sostenibilità comporterebbe dei rischi di cui è difficile intravedere le conseguenze”. Sono le parole di Silvia Maria Rovere, Presidente di Poste Italiane, che è intervenuta alla conferenza “The new G20/OECD principles of corporate governance” organizzata da Assonime e OCSE in Borsa Italiana a Milano.
Sostenibilità e gestione del rischio
La presidente di Poste si è poi soffermata sulla propensione al rischio e di quanto essa sia correlata con la fiducia nei confronti del brand: “Anche quando parliamo di risk appetite – prosegue Rovere – è essenziale non incorrere nel rischio di minare il trust: Poste ha festeggiato i 160 anni di vita e ha nella fiducia instaurata con le persone il suo valore più importante. A prescindere dall’evoluzione della tassonomia, la sostenibilità è dunque strettamente connessa con la gestione dei rischi”, conclude la Presidente di Poste Italiane.