Tra i progetti che Poste Italiane sostiene c’è quello relativo alla “Autonomia abitativa di donne vittime di violenza” che, grazie alla partnership con le associazioni Donne in rete e Differenza donna, ha messo a disposizione dieci alloggi in comodato d’uso a donne, spesso con figli minori, che si trovano in particolare disagio economico. Una nuova struttura si trova a Brescia.
La Casa delle Donne di Brescia
Viviana Cassini, presidente dell’associazione Casa delle Donne di Brescia, sottolinea: “Noi siamo stati i primi a fondare un centro antiviolenza: in 30 anni sono passate da noi circa 10.000 donne. Il lavoro che noi offriamo è proprio quello di supportare, ascoltare le donne. Nel nostro centro sono passate 202 donne, delle quali 119 sono state prese in carico, usufruendo dei nostri servizi: l’accoglienza, il supporto psicologico e l’assistenza legale, ma non solo. Noi abbiamo appartamenti, case rifugio nelle quali ospitiamo le donne che sono in pericolo di vita e non sanno dove andare”.
L’appartamento di Poste Italiane
“Poste Italiane – spiega ancora Cassini – ci ha permesso di ottenere un appartamento in una zona di Brescia grazie all’intermediazione dell’associazione Dire, che sovrintende a livello nazionale ai centri antiviolenza. Quella con Poste è stata una collaborazione molto proficua perché l’appartamento, che abbiamo chiamato La Quiete, ha già ospitato 10 nuclei familiari con 8 minori al seguito”. Chiara Facchetti è una delle educatrici e racconta come attraverso il lavoro di questi centri e gli appartamenti rifugio le donne possono tornare a vivere: “Ho in mente una signora – dice – che ho seguito personalmente: ho visto in lei una crescita personale ed un ritornare a credere nelle proprie competenze. Ha fatto anche un corso di lingua italiana perché era straniera”.
Il numero nazionale antiviolenza
Infine, l’appello: “Se una donna è in difficoltà, chiami il 1522, il numero nazionale antiviolenza: sarà poi indirizzata alle strutture del suo territorio”
Qui sopra, il video del TG Poste.