Da anni le leggi di bilancio incentivano il welfare aziendale, una forma di supplenza sempre più importante a fronte di un welfare pubblico sempre più in affanno. Gli incentivi sono in genere di natura fiscale, con regimi di tassazione agevolati e vantaggiosi sia per le imprese sia per i lavoratori. Ma il vero vantaggio è rappresentato dall’insieme degli interventi di protezione sociale messi in campo dalle imprese e che riguardano ambiti vitali come salute, sostegno alle famiglie, conciliazione vita-lavoro, piani pensionistici, maternità, asili nido, formazione.
Welfare, obiettivo fondamentale
Secondo i dati forniti dall’Inapp, le imprese che adottano misure di welfare hanno migliori indici di redditività. La spesa totale del welfare pubblico e privato italiano ammonta a 785 miliardi (dati 2021). L’80%, 627 miliardi, è a carico dello Stato. Una quota molto rilevante, 136,6 miliardi (pari al 17,4% del totale), è a carico diretto delle famiglie: in media sono 5.300 euro per famiglia. Una terza quota, molto più piccola, è quella del welfare aziendale e collettivo: 21,2 miliardi, il 2,7% del totale. Oggi il welfare di origine occupazionale è presente in numerosi Contratti collettivi nazionali e in totale interessa circa 2,5 milioni di lavoratori. A livello di contrattazione di secondo livello, invece, secondo le principali stime – come quelle di Ocsel per la Cisl e Fondazione di Vittorio per la Cgil – il welfare aziendale interessa circa un contratto aziendale e territoriale su tre. Il welfare tende a concentrarsi nelle grandi imprese, nelle multinazionali e nelle organizzazioni multi-localizzate, e si afferma con intensità variabile nei diversi settori produttivi.
La sostenibilità di Poste
In questa cornice, Poste Italiane ha il ruolo di azienda leader. Nel bilancio, alla voce “sostenibilità”, sono riassunti i servizi e le prestazioni principali. Il filo conduttore è l’equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata, che si concretizza anche in una serie di iniziative a sostegno della genitorialità, come ad esempio gli asili nido di Roma e Bologna. Nel capitolo “salute e prevenzione” ci sono gli incontri realizzati in collaborazione con la Fondazione Veronesi ma anche i palmari in dotazione ai portalettere, con la funzionalità che consente di inviare una richiesta di soccorso in caso di necessità. Nel capitolo “cultura e istruzione” spicca il progetto “Next Generation” che ha l’obiettivo di avvicinare i giovani a tematiche di innovazione, diversità, inclusione sociale e ai mestieri del futuro. Per i meritevoli, ci sono le borse di studio all’estero.