Cresce in Italia il mercato della casa intelligente: nel 2023 ha raggiunto quota 810 milioni di euro e un +5% rispetto all’anno precedente. Rallenta però la spesa pro capite per la riduzione degli incentivi, a risentirne sono soprattutto le vendite di dispositivi legati al risparmio energetico. Sono alcuni dati della ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano che sottolinea come “con l’Intelligenza artificiale si risparmia energia e si individuano i guasti in casa”.
Sicurezza e clima
Secondo la ricerca, guidano il mercato della smart home le soluzioni per la sicurezza (24%), elettrodomestici (19%), riscaldamento e climatizzazione (18%) e gli altoparlanti intelligenti (16%). “Cresce il numero di aziende che propone servizi innovativi, integrando algoritmi di Intelligenza artificiale”, sottolinea il direttore dell’Osservatorio Giulio Salvadori. Ad esempio nei dispositivi per la sicurezza c’è “una forte crescita di offerte in grado di integrare l’IA per rilevare potenziali violazioni di sicurezza e proteggere la casa”. Mentre, nei sistemi di riscaldamento e climatizzazione smart sono state lanciate offerte basate sull’uso di algoritmi di Intelligenza artificiale. Ad esempio, lavatrici che dosano in autonomia la corretta quantità di detersivo a seconda del carico o elettrodomestici che riconoscono un guasto e inviano informazioni per la riparazione.
Oggetti smart
Nonostante la riduzione degli incentivi statali, mantengono un peso significativo le soluzioni più vicine al risparmio energetico come caldaie, pompe di calore, termostati, valvole termostatiche e condizionatori connessi. Infine, il 59% dei consumatori dichiara di possedere almeno un oggetto smart all’interno della propria abitazione, il 70% è molto soddisfatto ma sono ancora pochi quelli che hanno effettivamente connesso i loro dispositivi (38%). Il 63% di chi ha attivato funzionalità smart le utilizza frequentemente.