L’89,5% delle famiglie dichiara di differenziare correttamente i rifiuti (sempre o spesso). Ad ostacolare maggiormente il corretto conferimento sono la scarsa chiarezza sulla composizione/materiali degli imballaggi (55,7%), l’inadeguata gestione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti (52,4%, che raggiunge il 64,9% al Centro, scendendo al 39,1% al Nord) e la mancanza di infrastrutture adeguate (49,4%, che sale al 57,3% al Centro, contro il 40,6% al Nord). Sono alcuni dei dati emersi da un’indagine condotta dall’istituto Eures su economia circolare e consumi sostenibili per conto di Adoc-Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Udicon-Unione per la Difesa dei consumatori e Unione Nazionale consumatori (Unc).
Incentivi per lo smaltimento
Per incentivare il corretto smaltimento dei rifiuti il 62,4% delle famiglie chiede di aumentare i vantaggi in bolletta per le famiglie virtuose. Da notare come le criticità relative alla gestione del servizio, alla mancanza di infrastrutture e di incentivi premianti siano riferite principalmente nelle aree del Centro e del Sud, nelle quali i costi del servizio a carico delle famiglie sono mediamente più alti (Sud 372 euro/anno; Centro 332 euro/anno; Nord 281 euro/anno – dati Cittadinanzattiva).
I comportamenti da migliorare per una economia circolare
La ricerca, svolta in tutta Italia su un campione di 1.118 famiglie, fornisce una fotografia dei comportamenti di tre fasce: giovani single o coppie o altri nuclei conviventi senza figli (età 18-39 anni); coppie giovani o adulte con figli; famiglie di anziani (soli o coppie di anziani). Le scelte e i comportamenti degli individui e delle famiglie sono stati analizzati alla luce della diversa gestione e disponibilità di tempo e risorse economiche, complessivamente correlati alle diverse fasi della vita e ai differenti contesti familiari.