servizi finanziari

I ricavi dei servizi finanziari sono supportati anche dalla crescita del margine di interesse

Nel primo trimestre del 2024 i ricavi lordi (incluse le commissioni di distribuzione infrasettoriali) sono diminuiti del 5,4% su base annua a € 1,6 miliardi (+€56 milioni, in crescita del 4% su base annua, escludendo la Gestione Attiva del Portafoglio).  Nel primo trimestre del 2024 il margine di interesse (NII) è aumentato dell’8,2% su base annua a € 590 milioni, supportato da un livello più alto dei tassi di interesse e con depositi retail stabili.  Le commissioni di distribuzione del Risparmio Postale sono aumentate dell’1,2% su base annua nel trimestre a € 430 milioni, in linea con il piano strategico.

Gli altri dati dei servizi finanziari

Nel primo trimestre del 2024 le commissioni di distribuzione dei prestiti al consumo sono aumentate del 40,6% su base annua a € 62 milioni, trainate da prestiti personali, da prestiti con cessione del quinto e da un margine più elevato sulle commissioni upfront. Nel trimestre, i ricavi da servizi di incasso e pagamento6 sono diminuiti dell’8,2% su base annua a € 186 milioni, a causa del minor repricing effettuato sui conti correnti a partire da aprile 2023, parzialmente mitigato dalle commissioni su altri servizi di pagamento. Le commissioni da risparmio gestito nel primo trimestre del 2024 sono aumentate del 54,0% su base annua a € 45 milioni, grazie ad una solida raccolta netta in fondi target. Le Attività Finanziarie Investite (AFI) hanno raggiunto € 586 miliardi nel primo trimestre del 2024 (in crescita di € 5 miliardi rispetto a dicembre 2023), trainate da un effetto positivo sui valori di mercato degli attivi per € 2,3 miliardi e da una solida raccolta netta di € 2,8 miliardi in depositi, fondi comuni e prodotti assicurativi, che confermano ancora una volta Poste Italiane come porto sicuro e partner finanziario di riferimento per i risparmi dei nostri clienti. Nel primo trimestre del 2024 il Risultato Operativo (EBIT) è diminuito del 22,5% su base annua attestandosi a € 199 milioni (in calo del 13% su base annua, escludendo la Gestione Attiva del Portafoglio1), a causa dei maggiori costi di distribuzione.