Palazzo delle Poste di Trento: il progetto di rigenerazione modello per il futuro

Il progetto di rigenerazione del Palazzo delle Poste in centro a Trento viene promosso a pieni voti dall’architetto Marco Giovanazzi, ex presidente dell’ordine degli architetti del Trentino. Ne dà notizia il T quotidiano. “Il progetto – viene spiegato – prevede spazi per locali e ristoranti al piano terra, coworking al primo piano e poi alloggi nel piani più alti. Il tutto in un disegno che mantiene gli elementi architettonici dell’edificio storico e ne recupera il colore blu acceso delle origini”.

Un progetto che guarda al futuro di Trento

Secondo Giovanazzi, è un progetto chiave in proiezione futura: “Un bel progetto di valorizzazione – spiega al quotidiano – Rispettoso della storia dell’edificio e della città che gli sta intorno, ma introducendo anche elementi moderni interessanti com’è giusto che sia. Mi auguro che il progetto diventi realtà, perché il centro storico ne ha bisogno, altrimenti rischia di impoverirsi”. L’accento è stato posto sul colore blu presentato nel rendering: “È un edificio storico dalle caratteristiche particolari e dalla storia originale – dice l’architetto – non stupisce quindi che il colore fosse proprio quello. Va bene così. Ma chi lo ha detto che i centri storici devono essere grigi e pallidi? Un tempo in città i colori c’erano e trovo bello restituire vivacità agli edifici. Conosco i professionisti, architetti e tecnici della Sovrintendenza, che hanno lavorato al progetto e credo che il risultato sia l’ottimo frutto di un’analisi attenta della storia dell’edificio. Se ci stupisce è perché non siamo abituati, ma sbagliamo noi”.

Nel segno della tradizione, ma con elementi di novità

L’architetto spiega come il connubio fra storia e contemporaneità sia importante e dia un valore aggiunto: “Da una parte restaurare quello che si può restaurare e dall’altra non avere paura di introdurre elementi di novità”, spiega.  Un progetto, quello presentato, che prevede anche ristoranti, spazi di co-working e alloggi. Anche queste destinazioni d’uso sono promosse a pieni voti: “Questo è quello che chiede oggi il mercato per il centro storico- dice Giovanazzi – Dobbiamo superare la logica di specializzazione funzionale delle aree di una città: l’iperzonizzazione ha creato aree solo produttive, altre solo terziarie e così via. Una logica oggi superata, che dà come risultato zone come Trento Nord che si svuotano una volta finito l’orario di lavoro. Ben venga quindi una struttura mista, tra uffici, esercizi pubblici e residenziale che rende vivo l’edificio e il quartiere per tutto il giorno e anche la sera”.