Spazi per l’Italia procede spedito e conquista l’attenzione della stampa nazionale, come nel caso dell’articolo de La Verità dal titolo “Poste, 80 coworking entro fine anno”. Sul quotidiano si sottolinea la finalità del progetto di Poste, nato per “venire incontro alle nuove esigenze dei lavoratori e a quelle di imprese, start up e liberi professionisti”, per i quali Poste italiane “punta sulla creazione di coworking attraverso il progetto Spazi per l’Italia, partito con l’inaugurazione a inizio maggio dei siti di San Felice Circeo (Latina) e Santa Maria Capua Vetere (Caserta): 40 sedi saranno operative entro l’estate e 80 entro la fine dell’anno”. Una rete capillare, prosegue l’articolo, innovativa, flessibile e digitalizzata “che sarà costituita entro il 2026 da 250 siti realizzati nelle principali città italiane, nei capoluoghi di provincia e in 80 piccoli centri”.
Poste leader nel coworking
A progetto ultimato, Poste diventerà così il principale operatore del settore in Italia: “Il coworking di Poste italiane è compreso nel più ampio progetto Polis, Sportello Unico – prosegue La Verità – che sta trasformando gli uffici postali dei Comuni al di sotto di 15.000 abitanti in hub a disposizione dei cittadini per accedere ai servizi della pubblica amministrazione direttamente dagli sportelli postali”.
Sostenibilità al top
Alla base del progetto c’è la massima attenzione alla sostenibilità, “a cominciare dalla disponibilità di colonnine di ricarica per le auto elettriche nei parcheggi e dall’alimentazione elettrica assicurata da impianti fotovoltaici installati sul tetto degli edifici”. Il giornale evidenzia come la visione di Spazi per l’Italia nasca da un ambizioso programma di “ristrutturazione e riconversione di molte delle sedi di Poste”. Alcuni palazzi e uffici postali verranno completamente ristrutturati con un’attenzione particolare alla conservazione del loro valore storico e architettonico.