Un’iniziativa ideata nel 2017 al G7 Ambiente di Bologna per identificare e realizzare una direttrice di sviluppo e di accesso slow all’Appennino attraverso strade secondarie a bassa intensità di traffico. Si tratta di Appennino Bike tour, la “ciclovia dell’Appennino” che si avvale del sostegno di Poste Italiane come sponsor e della presenza aziendale alle inaugurazioni della segnaletica durante l’estate.
Attività prevista nel 2024
Il 2024 sarà un anno di avanzamento del progetto. A partire dal 13 e fino al 19 luglio, infatti, sono previsti a partire da Arquata del Tronto (AP) una serie di eventi per inaugurare la segnaletica lungo il percorso dell’Italia centrale e successivamente, dal 3 al 10 agosto, nel Mezzogiorno. Poste sarà presente, a dimostrazione del ruolo che svolge per le comunità locali. Dal 22 al 29 giugno scorsi, invece, è stata la volta dell’Italia settentrionale. Durante l’anno, gli obiettivi previsti sono i seguenti: installazione Segnaletica Nord – Sud con posizionamento di 1.700 segnali urbani ed extraurbani per rendere visibile l’itinerario; sviluppo della governance e avvio del monitoraggio; consegna della progettualità al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; campagna inaugurale della segnaletica con staffetta dei sindaci che porteranno il tricolore lungo l’itinerario ripercorrendo l’intero percorso; progettazione segnaletica Sud – Nord (con l’installazione e l’inaugurazione previste nel 2025).
Appennino Bike tour in numeri
I numeri del progetto confermano l’impegno per il territorio di Poste e, in particolare, nelle aree interne. Il percorso raggiunge un totale di 3.100 km dalla Liguria alla Sicilia, toccando 14 Regioni, 33 Province, 44 Comuni tappa e 300 Comuni attraversati. Inoltre, sono 56 i parchi e le aree protette nel percorso e 23 i cammini e le ciclovie in rete.
Cronistoria
Dopo l’ideazione nel 2017, nel 2020 arriva l’emanazione del DI Semplificazioni che ha approvato l’itinerario con l’installazione della segnaletica da Altare, in provincia di Savona, ad Alia, in provincia di Palermo. L’itinerario è inserito nel Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica.