Postenews, il giornale del Gruppo Poste Italiane, ha trovato e intervistato ex dipendenti di Poste che hanno superato i 100 anni di età. Per l’Azienda questi ex dipendenti sono una miniera di valori e di tradizioni da tramandare: per questo Postenews ha deciso di chiedere loro un ricordo particolare, delle immagini di un tempo e di oggi. Parole straordinarie che sono una cronaca valoriale per l’Azienda, testimoniando che – ora come allora – l’esperienza in Poste Italiane cammina parallela alla propria esistenza, segnandola in modo indelebile e riempiendo il tempo di ricordi meravigliosi.
A chi la ascolta, Concetta Pugliese può raccontare una vita che ha attraversato guerre, epidemie e un destino che sembrava esserle avverso. Nel 1918 la Spagnola le porta via entrambi i genitori giovanissimi, a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Concetta ha appena sei mesi e, insieme alla sorella di due anni, rimane con la nonna a doversi inventare una vita. Nel 1943, a 25 anni, di nuovo sola: suo marito parte per la guerra, lei si sposta da Roma a Piacenza. È allora, sotto le bombe che cadono sulla Capitale, che Concetta indossa per la prima volta la divisa per consegnare la posta perché, con gli uomini al fronte, le donne sono assunte in massa: «Una volta mi raccontò che stava per rifugiarsi in un portone ma poi cambiò idea – ci ricorda la figlia di Concetta, che la direttrice dell’ufficio postale di Cupra Marittima, Virginia Ulisse, ci ha aiutati a raggiungere – quel palazzo, pochi minuti dopo venne distrutto da una bomba. Dopo aver superato la Spagnola, la vita le diede ancora una volta una possibilità». Concetta continua a lavorare alle Poste anche nel Dopoguerra: negli uffici di Piazza San Silvestro, Piazza Bologna e poi Montesacro, dove conclude la sua attività lavorativa.