“Aprire i propri spazi – sempre più ecologici, sociali ed efficienti – alla possibilità del coworking e della formazione è una delle due linee principali del progetto Polis di Poste italiane, avviato a fine 2022 grazie ai fondi del Pnrr. A poco più di un anno e mezzo di distanza i siti di coworking già completati sono 38, all’interno di un sistema che prevede di realizzare una rete capillare aperta sia ai privati che alla Pubblica amministrazione, alle università e ai centri di ricerca”. È quanto sottolinea il quotidiano La Repubblica, in un approfondimento dedicato agli spazi di lavoro di Poste Italiane.
Una rete di 250 sedi
Repubblica ricorda che gli Spazi per l’Italia raggiungeranno tutto il territorio nazionale per arrivare, a lavori ultimati, a quota 250. L’investimento messo in campo è importante con 120 milioni di euro, venti dei quali sono fondi finanziati appunto dal Pnrr. “Si tratta di una novità importante che si innesta nel profondo cambiamento che sta subendo in questi anni il mondo del lavoro, sempre più orientato verso lo smart working e il cosiddetto nomadismo digitale – spiega il quotidiano – Gli ‘spazi’ infatti si prestano ad essere affittati sia giornalmente che per periodi più lunghi – e dopo l’estate sarà possibile farlo anche tramite un’app – senza dover pensare alla dotazione tecnologica necessaria, o alla manutenzione. Con dei costi, fanno sapere da Poste italiane, molto competitivi che dovrebbero aggirarsi intorno alla metà del prezzo di mercato”.
Edifici storici
L’articolo sottolinea che questi uffici di nuova generazione saranno ristrutturati secondo criteri green a basso impatto ambientale. “Il 30% di questo totale sarà collocato in edifici storici di grande rilevanza architettonica come ad esempio quello romano di piazza Bologna, progettato negli anni Trenta da Mario Ridolfi: una struttura imponente e delicata rivestita in marmo candido, protetta dal vincolo della Soprintendenza. Che come quelli di piazza San Silvestro a Roma o di piazza Cordusio a Milano è ubicato in un punto strategico della città. Oltre a raggiungere il cuore dei grandi centri urbani, gli Spazi per l’Italia si sono dati anche un altro obiettivo, cioè quello di destagionalizzare alcune delle più note località turistiche – prosegue Repubblica – come Taormina, Cortina d’Ampezzo, Ostuni, Forte dei Marmi, Orvieto, che così potranno aprirsi a nuove prospettive di vita (e di frequentazione) al di fuori dei mesi più gettonati dai visitatori”.