Sicurezza: il ruolo degli uffici postali contro i tentativi di frode

Aveva finto di essere un operatore del servizio antifrode di Poste Italiane e stava quasi convincendo un’anziana signora a trasferire denaro ai truffatori. Il dubbio però ha prevalso sulla fretta e sulla paura e la signora, grazie anche alla collaborazione del personale dell’ufficio postale, è riuscita a salvaguardare il proprio denaro. È successo qualche giorno fa in un ufficio postale della Riviera del Brenta: “Una cliente – racconta la responsabile dell’ufficio – era stata contattata da una persona che aveva detto di appartenere all’antifrode di Poste Italiane e che il suo conto era stato bloccato dopo operazioni sospette. Per ripristinare il conto le richiedevano addirittura di ricaricare una tessera prepagata da uno sportello automatico”.

Allo sportello

La signora non si è fatta ingannare e sfidando le apparenze di una truffa ben congegnata, si è recata in ufficio postale. Non allo sportello automatico, come richiesto dal truffatore, bensì dalle impiegate. Che, in viva voce, hanno potuto ascoltare il resto della conversazione telefonica con il truffatore, compresa la raccomandazione di non dire nulla agli impiegati perché, a suo dire, indagati per truffa. “A quel punto – continua la responsabile dell’ufficio postale – sono intervenuta. Proprio non mi andava di farmi dare della truffatrice. Il truffatore ha interrotto la chiamata e non si è più fatto vivo”. L’ufficio postale è stato, anche in questo caso, il primo luogo al quale i cittadini che sospettano una frode si rivolgono e la prontezza di intervento del personale è un elemento chiave per poter bloccare le transazioni avviate o le carte di credito compromesse nel caso in cui il cittadino avesse fornito i dati riservati (credenziali e pin).

Le strutture di Poste contro le frodi

Nei casi sospetti, il personale degli uffici postali si può rivolgere ai due centri dedicati alla prevenzione delle frodi, il Fraud Prevention Center di Roma e il Centro di Monitoraggio Frodi di Torino. I due centri, che impiegano più di 100 addetti, con lunga esperienza nel campo della sicurezza finanziaria e della cyber security, sono attivi 24 ore su 24 a garanzia della sicurezza di tutte le operazioni compiute online e negli oltre mille Uffici Postali del Veneto ed in generale nei quasi 13.000 Uffici Postali su tutto il territorio italiano. I Centri hanno l’obiettivo di vigilare costantemente sulla sicurezza delle transazioni compiute negli Uffici Postali e online, attraverso le carte di pagamento, sulle operazioni di eCommerce e su quelle del ramo assicurativo di Poste Vita. A supporto degli specialisti che governano l’intero processo di controllo, dalla prevenzione alla gestione delle operazioni sospette, il Centro adotta le tecnologie più avanzate per elevare ulteriormente il grado di sicurezza delle attività finanziarie dell’intero Gruppo e potenziare gli strumenti di tutela a beneficio dei cittadini contro gli illeciti e le frodi.

Gli investimenti in sicurezza

Negli ultimi 4 anni Poste Italiane ha incrementato del 300% gli investimenti in sicurezza fisica e reso più efficace l’intero dispositivo di prevenzione anticrimine attraverso la riorganizzazione della rete delle Security room con 4 centri di monitoraggio a Roma, Milano, Genova e Napoli, operativi 24 ore su 24 nella vigilanza di 13 mila siti aziendali per la sicurezza di dipendenti e cittadini. Ciò ha contribuito a ridurre il numero di eventi criminosi. Nei primi 8 mesi del 2023 le rapine compiute ai danni degli uffici postali sono state 102 contro le 132 dell’intero 2022. Dal 2016 al 2022 la curva degli eventi criminosi è calata in modo ancor più evidente: i casi sono passati da 707 a 315 (- 55%). Si alza invece la percentuale degli eventi sventati grazie alle nuove misure di sicurezza e alle nuove tecnologie (videoanalisi, videoronda e analisi biometriche). Anche il denaro sottratto è diminuito dagli 8,1 milioni di euro nel 2016 ai 2,7 milioni del 2022 (1,9 milioni nei primi sei mesi 2023).