È aquilana, ha 27 anni e lavora nell’ufficio postale di via della Crocetta, nel capoluogo, l’operatrice di sportello più giovane della provincia dell’Aquila. Il suo nome è Valeria Chiappini, assunta in Poste Italiane nel 2021, laureata in Ortottica e Assistenza Oftalmologica all’Università dell’Aquila, ama la montagna, pratica molti sport ed è arbitro di calcio a 11. Con il Club Alpino Italiano questa estate ha svolto attività di volontariato in Kosovo.
L’inizio
La dipendente racconta il suo percorso aziendale, dalla scelta di candidarsi fino alla prima chiamata: “A novembre 2020, subito dopo la laurea – ricorda – avevo caricato il mio curriculum sul sito di Poste. Naturalmente non mi sono adagiata sulla speranza di essere chiamata, ho intrapreso un percorso di formazione in una agenzia assicurativa e ad aprile 2021 ho aperto la partita iva per svolgere la professione di consulente assicurativo. Dopo appena un mese però mi arrivò una chiamata. Erano le 9 di mattina, stavo per uscire di casa. Dall’altra parte del telefono mi comunicano che ero stata scelta per una selezione come operatrice di sportello per un anno all’Aquila. Pensavo fosse uno scherzo… e invece era tutto vero”. Da qui ha inizio l’iter di selezione, fino all’assunzione: “Ho superato i test attitudinali di matematica, cultura generale e inglese – spiega – e infine il colloquio. Il 3 luglio 2021, il giorno del mio compleanno, ho preso servizio nell’ufficio postale di L’Aquila VR. Fu un’emozione unica!”. Valeria racconta la sua impressione di Poste e il rapporto con i colleghi. “È un’azienda che accoglie molti giovani e crea possibilità di carriera e di crescita. Ho incontrato colleghi e superiori disponibili e gentili nell’insegnarmi come svolgere al meglio la professione di sportellista. Posso dire di sentirmi a casa dentro questa azienda”.
Le nuove generazioni
Assunta inizialmente con un contratto full-time a tempo determinato, dopo un anno il suo contratto è diventato a tempo indeterminato: “Per me questo lavoro – dice l’operatrice di sportello – è stata una vera opportunità di svolta, in un periodo tanto bello come il post laurea ma altrettanto buio come il periodo Covid, in cui non sapevo cosa ne sarebbe stato della mia vita. A Poste devo molto, perché mi ha fatto crescere a livello personale e professionale”. Valeria si sofferma anche sull’attenzione di Poste verso i giovani: “Poste punta molto sulle nuove generazioni e sulla loro valorizzazione, soprattutto attraverso percorsi di formazione e crescita professionale. Ma quello che sin dal mio primo impatto di giovane ventiquattrenne mi ha sorpreso positivamente è la disponibilità dei colleghi che hanno una esperienza più lunga in azienda a condividere le loro competenze e la loro professionalità”.
Le passioni di Valeria, sportellista a L’Aquila
Fuori dal lavoro, Valeria è una sportiva e ama la montagna: “Per tanti anni ho praticato nuoto a livello agonistico e sono tuttora un arbitro di calcio a 11. Amo stare nella natura, soprattutto in montagna, ed è proprio qui che svolgo molte attività come sci nordico, alpinismo, trekking, sci alpinismo, arrampicata, escursionismo e corsa”. Da due anni iscritta al CAI (Club Alpino Italiano) questa estate ha svolto con loro attività di volontariato in Kosovo. La ragazza racconta la sua esperienza: “Con il mio gruppo siamo stati incaricati a tracciare, segnare e aprire dei percorsi di trekking sulla via Dinarica, una via antichissima di circa 1200 km, che abbraccia sette paesi tra la ex Jugoslavia e l’Albania. È stata un’esperienza bellissima, che mi ha fatto conoscere molte persone del CAI e le persone locali. Ho apprezzato molto la loro cultura, che si alterna tra tradizioni antiche e tecniche moderne”.