Postenews, il giornale del Gruppo Poste Italiane, ha trovato e intervistato ex dipendenti di Poste che hanno superato i 100 anni di età. Per l’Azienda questi ex dipendenti sono una miniera di valori e di tradizioni da tramandare: per questo Postenews ha deciso di chiedere loro un ricordo particolare, delle immagini di un tempo e di oggi. Parole straordinarie che sono una cronaca valoriale per l’Azienda, testimoniando che – ora come allora – l’esperienza in Poste Italiane cammina parallela alla propria esistenza, segnandola in modo indelebile e riempiendo il tempo di ricordi meravigliosi.
Ci sono regali che si tramandano di generazione in generazione. Antonino Villari è una persona corretta e precisa, come un orologio: quando va in pensione, i suoi colleghi gli regalano il più classico degli orologi a cipolla, un simbolo della sua puntualità sul lavoro. In tempi più recenti, Antonino, 100 anni compiuti, quell’orologio lo ha regalato al nipote Renato, che ne racconta con orgoglio i trascorsi postali: «Mio zio è nato a Messina nel 1923 e negli anni ’40 si è trasferito al Nord in cerca di lavoro insieme a sua moglie Margherita. Ha iniziato come sportellista, poi tramite i concorsi interni ha fatto carriera fino a diventare direttore di filiale a Torino, prima in Corso Cadore, poi dalle parti del Lungo Dora». Antonino e Margherita non hanno avuto figli ma si sono sempre presi cura dei loro tanti nipoti: «Una persona molto umile – continua il nipote di Antonino – che si è sempre fatta in quattro per gli altri senza pretendere nulla». E anche una persona arrivata al traguardo a tre cifre con un’incredibile lucidità: «Ho dovuto litigarci per convincerlo ad appoggiarsi a un Caf per il 730, perché fino a pochi anni fa faceva tutto da solo».