La storia di Poste Italiane protagonista in tv, su Rai Tre, nel programma “Le Ragazze”, condotto da Francesca Fialdini e andato in onda il 22 ottobre. Tra le storie al femminile raccontate, anche quella della postina Imelda Sterzi.
La postina del paese
Nata a Marcellise in provincia di Verona nel 1936. Figlia di un portalettere (“Accompagnavo sempre mio papà Marcello a portare la posta”), sin da bambina aiuta il padre nella ricevitoria del paese. In quell’epoca non esistono ancora le cassette postali e lettere e cartoline devono essere consegnate in casa a mano. Dopo aver studiato dalle suore, inizia a lavorare in una conceria, ma la fabbrica non le piace. Nel 1962 quando il padre va in pensione lei diventa postina a sua volta per diritto di successione. Ha 25 anni e da quel momento diventa la postina del paese: “Io ero la postina, mia sorella “la postineta” e mia mamma la moglie del postino”.
La portalettere con i pantaloni
È l’unica donna portalettere nella zona e non sempre viene vista di buon occhio, in un’epoca e in un contesto dove le donne sono chiuse in casa a fare le mamme. La divisa prevede una gonna fino al ginocchio, anche d’inverno: Imelda sarà protagonista di una piccola rivoluzione quando recandosi presso la Direzione centrale di Verona per chiedere di poter indossare i pantaloni per sentire meno freddo. In ufficio il suo compito è quello di ricevere e spedire la posta, consegnarla a domicilio e spesso leggerla se i destinatari sono analfabeti. La sua soddisfazione più grande è ricevere le valutazioni positive sul suo lavoro da parte dell’Ufficio Centrale. Quando lascia il lavoro per problemi di salute, ne sentirà a lungo la mancanza, ma ormai il mondo attorno a lei è cambiato, e così anche il lavoro del portalettere.