Quella di Poste Italiane è una storia di oltre 150 anni che si divide tra innovazione tecnologica e rinnovamento nell’offerta di servizi e tradizione, relazioni e aneddoti che ogni giorno avvengono nei 12.800 uffici postali del territorio nazionale. A San Venanzo, in provincia di Terni, si è festeggiato il centenario della signora Amelia Franceschini, conosciuta da tutto il paese ed ex dipendente, visto che ha lavorato come sportellista in alcuni uffici postali del ternano, tra cui proprio quello di San Venanzo.
Gli inizi come telegrafista
Figlia d’arte potrebbe essere definita, perché madre postina e padre sportellista nell’ufficio postale di Terni centro fino alla metà del Novecento, Amelia non poteva che scegliere una professione all’interno del mondo postale. “Ho iniziato il mio percorso professionale da telegrafista, erano gli anni ’40 e poi ho ricoperto il ruolo di sportellista. Sono stati anni bellissimi, ero benvoluta da tutti, dai direttori perché sapevo fare i conti a mente e dai clienti perché ero sempre sorridente. Il segreto sta tutto qui: essere sempre onesti e disponibili con tutti”, racconta Amelia.
Una targa per Amelia
“È con immenso piacere che oggi abbracciamo la nostra cliente, collega e amica. Grazie alla capillarità dei nostri uffici postali siamo un punto di riferimento soprattutto per le comunità più piccole dove rappresentiamo un importante centro di aggregazione per i cittadini”, dichiara la direttrice dell’ufficio postale Lucia Sforna. Presente ai festeggiamenti anche il sindaco Marsilio Marinelli, che ha regalato una targa alla centenaria per sottolineare l’affetto dell’amministrazione comunale e di tutta la città, dopo aver tagliato nell’ufficio postale una torta dai colori rappresentativi aziendali in mezzo agli immancabili palloncini colorati.
Qui sopra, il servizio del TG Poste